Riassunto analitico
Il cancro colorettale (CCR) è il terzo tumore più diffuso e la quarta causa di morte correlata al cancro in tutto il mondo occidentale. Nella sua patogenesi sono tipicamente coinvolte mutazioni che portano all’induzione di proto-oncogeni e/o all’inattivazione di geni oncosoppressori. Negli ultimi decenni è però emerso chiaramente come l’insorgenza di CCR sia anche causata da alterazioni nell’espressione di RNA non codificanti, tra cui i microRNA (miRNAs). I microRNA sono piccoli RNA endogeni, in grado di inibire a livello post-trascrizionale l’espressione di geni-bersaglio codificanti proteine, mediante l’interazione con la regione 3’UTR di questi ultimi. I miRNA sono coinvolti nei normali processi biologici quali sviluppo embrionale, apoptosi, angiogenesi, migrazione e proliferazione cellulare e, nella carcinogenesi, possono perciò funzionare da oncosopressori o oncogeni. Numerosi miRNA sono stati scoperti essere deregolati nel CCR e perciò proposti come validi bersagli terapeutici e marcatori molecolari per la diagnosi e/o prognosi della malattia. La famiglia del miR-196, composta nei mammiferi da tre membri (-a1, -a2, -b) trascritti a partire da geni localizzati all’interno dei cluster HOX, è stata dimostrata essere deregolata in numerosi tipi di leucemie, tumori solidi e in patologie a carattere infiammatorio. Risultati ottenuti in precedenza nel nostro laboratorio avevano evidenziato una regolazione dell’espressione del miR-196b da parte di CDX2, fattore di trascrizione espresso nell’epitelio intestinale adulto. Per approfondire il significato funzionale di questi risultati era stata condotta una analisi bioinformatica che aveva indicato, tra tutti i geni-bersaglio predetti del miR-196, il fattore di trascrizione GATA-6. La capacità del miR-196b di regolare i livelli proteici di GATA6 era stata validata preliminarmente mediante saggi funzionali con costrutti reporter. Durante il mio internato di tesi ho confermato la regolazione post-trascrizionale di GATA6 da parte del miR-196b attraverso un’induzione e, reciprocamente, un’inibizione dell’espressione del microRNA in modelli cellulari di CCR. Durante il differenziamento intestinale in vitro di cellule Caco-2, ho inoltre osservato un aumento progressivo dell'espressione di miR-196b e un contemporaneo calo dei livelli proteici di GATA6, avvalorando l’ipotesi che GATA6 possa essere inibito post-trascrizionalmente proprio dal miR-196b. Successivamente ho preso parte ad un’analisi volta ad identificare eventuali variazioni dei livelli di espressione del miR-196b in campioni prelevati da pazienti affetti da CCR. L’espressione del miR-196b è risultata essere aumentata nel 62% dei pazienti coinvolti nello studio e, in maniera interessante, questo aumento correla statisticamente con alcuni parametri clinico-patologici della malattia come grado, sede del tumore e comparsa di metastasi linfonodali. Viceversa, abbiamo osservato, negli stessi pazienti, una diminuzione dei livelli d’espressione di GATA6 nelle cellule derivanti dalla massa tumorale. Presi insieme, questi dati suggeriscono una regolazione da parte del miR-196b sui livelli d’espressione di GATA6 nell’epitelio colorettale e candidano questo microRNA come possibile marcatore diagnostico e/o prognostico di CCR.
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