Riassunto analitico
La prima macchina “ceramica” per la decorazione a getto di inchiostro delle piastrelle viene presentata nel 2000.Da allora la tecnologia digitale in ceramica ha avuto forti e continue evoluzioni con conseguente massiccia diffusione di sistemi di stampa digitale in tutto il mondo,grazie al fatto che la stampa digitale rispetto alla decorazione tradizionale ha apportato molti vantaggi estetici,produttivi,logistici ed economici. L’obiettivo di questo lavoro di tesi è quello di ottenere una piastrella standard ceramica presente in Esmalglass-Itaca minimizzando il costo dei materiali utilizzati e il ∆E. ∆E è il parametro di “accettabilità” sul quale il produttore,fornitore o commerciante garantiscono la costanza di tono e l’intensità tra due lotti di produzione o fornitura.Si è quindi determinato il miglior compromesso tra la colorazione dell’impasto(% pigmento compresa tra 0 e 1),la presenza o no del primer digitale (inchiostro digitale a base solvente utilizzato a coprire il supporto e renderlo uniforme per le applicazioni successive),la quantità di inchiostro(CMYK: blu, marrone, giallo e nero)e la copertura finale(smalto, graniglia e inchiostro digitale).Al fine di studiare tutte le possibili correlazioni tra le variabili sopra riportate si è utilizzato il “Design of Experiments (DoE)”,metodo di pianificazione e guida alla conduzione degli esperimenti che basandosi sull’impiego dell’analisi statistica ha lo scopo di individuare i fattori concorrenti ad uno specifico risultato.Mentre un’attività di ricerca tradizionale è generalmente tesa alla validazione di ipotesi formulate a priori,una metodologia DoE definisce le relazioni esistenti tra un set di variabili di processo,assunte come variabili indipendenti,e le proprietà finali mostrate dal sistema,assunte come variabili dipendenti,con la possibilità di analizzare gli effetti combinati,in interazione.Nel dettaglio,in questo lavoro,sono stati presi in considerazione due impasti differenti(neutro e bianco)e per ognuno è stato elaborato un piano sperimentale in cui sono state fatte variare le tre variabili indipendenti(% pigmento, primer e copertura finale).Per ogni impasto sono state ottenute 32 piastrelle (8cmx16cm)e su ognuna è stata stampata una chart colore che successivamente è stata letta mediante lo spettrofotometro Barbieri. I dati colorimetrici rilevati dalla chart sono stati elaborati dal software di profilazione “Copra 3” di Colorlogic,che ci ha permesso di ottenere il profilo ICC per ogni determinata quadricromia CMYK.La creazione del profilo consente a chi elabora le immagini digitali per la tecnologia inkjet ceramica,di poter visionare a monitor,direttamente in fase creativa,il reale tono e colore che si realizzerà,evitando errori inaspettati.I dati acquisiti,inoltre,sono stati utilizzati per ottenere 4 ∆E per ogni piastrella riferiti a 4 valori ottenuti da letture con lo spettrofotometro in zone diverse del campione di riferimento.Per ognuna di essa si è calcolato il costo totale,come somma dei costi del pigmento,del primer,dell’inchiostro e della copertura finale.I valori ottenuti di ∆E e costi sono stati analizzati tramite analisi statistica.Per l’impasto bianco non è stato possibile ottenere alcun modello a causa di un errore sperimentale piuttosto elevato,mentre per l’impasto neutro per ognuna delle proprietà misurate(∆E e costi)è stato elaborato un modello significativo.Da questi modelli è stato,inoltre possibile,ottenere la regione di ottimo,ovvero quella corrispondente al miglior compromesso tra tutte le proprietà finali misurate.Tutti i campioni ottenuti sono stati caratterizzati con le seguenti tecniche:diffrazione a raggi X,dilatometro,SEM,colorimetro,granulometro laser e morphology.
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