Riassunto analitico
Il surriscaldamento estivo è un importante problema degli edifici moderni a causa dell'utilizzo di costruzioni leggere, che possiedono una bassa inerzia termica. Una possibile soluzione è l'integrazione negli edifici moderni di materiali a cambiamento di fase (Phase Change Material – PCM). La caratteristica fondamentale dei PCM è quella di avere un alto calore latente di fusione/ solidificazione e di compiere tale passaggio di fase a temperature vicine a quelle di comfort. Si possono perciò sfruttare come accumulatori di calore durante il loro passaggio di fase a vantaggio dei risparmi energetici sul condizionamento estivo. Il presente lavoro di ricerca riguarda la progettazione di un innovativo intonaco per uso interno a base di calce idraulica naturale, contenente PCM micro-incapsulato. In particolare, lo studio è stato condotto separatamente su due tipi di PCM, entrambi miscele di cere paraffiniche incapsulate in microsfere di polimetilmetacrilato (PMMA), ma differenti per punto di fusione, che sono stati sostituiti in parte al filler carbonatico (inerte) nella formula base dell’intonaco biocalce fino. Sono stati analizzati provini d’intonaco a varie concentrazioni di PCM: 0, 10 e 20% . L'indagine sperimentale ha riguardato non solo le proprietà termofisiche (conduttività termica, calore specifico e calore latente), ma anche le caratteristiche fisiche, come densità e porosità, e quelle meccaniche. Inoltre, sono state analizzate le emissioni della malta con il 20% di PCM, in particolare i composti organici volatili (VOC – Volatile Organic Compounds), la formaldeide e l’acetaldeide, per verificare se i valori delle emissioni di questi composti rientrano nei limiti richiesti dalla marcatura volontaria GEV, garantendo, in questo modo, la qualità dell’aria respirata dagli operatori e dai clienti finali e, di conseguenza, la salvaguardia della loro salute.
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