Riassunto analitico
INTRODUZIONE Il trapianto di organi solidi costituisce al giorno d’oggi una valida opzione terapeutica che permette un pieno recupero del benessere fisico con reinserimento sociale e lavorativo in pazienti altrimenti destinati ad esisto infausto o legati per la sopravvivenza all’impiego di un trattamento sostitutivo artificiale (come la dialisi). L’allenamento fisico è un forte stimolo per l’induzione di benefici per la salute, la sua implementazione a lungo termine nella vita quotidiana è molto impegnativa. A questo proposito, gli interventi di esercizio fisico sono emersi come una componente essenziale della fase di recupero post-trapianto per migliorare la forma fisica dei pazienti e quindi la capacità di impegnarsi nell’attività fisica. SCOPO Lo scopo della tesi è stato quello di educare i soggetti alla conoscenza e alla corretta esecuzione degli esercizi, inoltre studiare l’effetto dell’attività fisica strutturata sulle capacità funzionali dei pazienti sottoposti a trapianto di organo solido dal giorno T0. MATERIALI E METODI Il progetto era rivolto a pazienti in attesa di trapianto e trapiantati di organo con l’obiettivo di riprendere uno stile di vita attivo e favorire il reinserimento nel mondo del lavoro e sociale. Lo studio ha coinvolto 14 pazienti tra donne e uomini, con un’età media di 50-70 anni. Il percorso è stato suddiviso attraverso una valutazione iniziale T0 e una valutazione T1. Per ogni paziente la durata del percorso è stata di un massimo di otto settimane preso la Medicina dello Sport di Modena. I pazienti che si sono presentati il primo giorno (T0) è stato chiesto di rispondere ad alcuni questionari valutativi (SF-12, IPAQ, VAS, PASSI). Lo stesso giorno in palestra sono state riprese le misure del peso, statura, vita, fianchi, pressione e frequenza cardiaca a riposo. Sono stati svolti una serie di test quali: sit-to-stand test (STST), Hand Grip Strenght Test, test dell’equilibrio e infine il test del cammino 1 km sul tappeto rotolante (1KTWT). Per educare i soggetti alla conoscenza e alla corretta esecuzione degli esercizi, ogni incontro in palestra aveva una durata circa di 90 minuti, in cui si suddividevano 5 fasi. Un’attività che veniva svolta per una o due volte alla settimana. Conclusa la valutazione T0, si passava alla fase successiva T1, nella quale sono stati svolti gli stessi test iniziali, senza i questionari. RISULTATI I pazienti a T0 hanno avuto dei miglioramenti rispetto al T0, purtroppo a causa di un numero troppo piccolo di soggetti non vi sono risultati eclatanti. Ma un netto miglioramento si è visto nel test del Km, in un aumento della velocità. Un altro aspetto migliorato è stata la vas motoria nel questionario, questa è calata molto rispetto a T0. Per il resto non si è vista una modifica nel circonferenza di vita e fianchi e neanche un calo del peso. CONCLUSIONI Il percorso indica complessivamente che l’esercizio personalizzato, prescritto dal Medico dello Sport e somministrato con la supervisione di chinesiologo delle attività motorie preventive e adattate, porta in un tempo ragionevolmente breve a un miglioramento delle condizioni fisiche dei pazienti trapiantati. Inoltre, i pazienti trapiantati dovrebbero diventare consapevoli di quali sono i normali segnali corporei che si verificano in associazione con l'attività fisica, all'interno di un'ampia gamma di tipi di attività e intensità. L'educazione e la familiarizzazione al movimento sono utili in questo senso.
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