Riassunto analitico
Il carcinoma del colon è il terzo tumore più diffuso al mondo. La natura di questo tumore è tipicamente sporadica, ma in alcuni casi è legata a fattori genetici. Il principale fattore di rischio per il carcinoma del colon è lo stile di vita, in particolare la dieta. Infatti, è stato osservato che le persone che seguono una dieta Mediterranea sono maggiormente protette verso l’insorgenza di questo tipo di tumore, grazie a un elevato consumo di fibre, prodotti lattiero-caseari e alimenti vegetali, i quali sono ricchi di vitamine e composti fenolici. Per questo motivo è di notevole interesse la prevenzione contro l’insorgenza di questa patologia tramite la dieta. Numerosi studi epidemiologici hanno suggerito che una dieta ricca di composti fenolici può avere un effetto preventivo nei confronti dello sviluppo di cancro al colon-retto. Inoltre, studi in vitro hanno mostrato la capacità di alcuni composti fenolici di inibire la proliferazione di linee cellulari di cancro al colon-retto. I composti fenolici subiscono modifiche durante il loro metabolismo, in particolare nel colon dove vengono metabolizzati dal microbiota intestinale. I metaboliti colonici dei composti fenolici sembrano essere le molecole attive che esercitano l’effetto protettivo sul cancro al colon-retto. Pertanto, l’obiettivo di questo studio è stato analizzare l’effetto preventivo dei metaboliti colonici dei composti fenolici sull’insorgenza di cancro al colon-retto. Le analisi sono state effettuate su due linee di cellule di adenocarcinoma del colon rappresentanti due diversi stadi del tumore: SW480 e CaCo-2. In particolare, sono stati selezionati i metaboliti colonici derivati da fermentazione colonica di campioni di alimenti ricchi in differenti classi di composti fenolici sottoposti a digestione in vitro. Una volta selezionati i metaboliti colonici è stata valutata l’attività antiproliferativa di ognuno di questi sulle due linee cellulari effettuando uno screening a 24/48/72 h di trattamento. Una volta individuati i composti più attivi ne è stato calcolato l’IC50. L’attività antiproliferativa è stata esaminata tramite saggio colorimetrico MTS. È stato osservato che naringenina, acido gallico e pirogallolo sono i composti maggiormente attivi dopo 72h di incubazione sulle SW480, con un valore di IC50 inferiore a 100 µM. Mentre sulle CaCo-2 i composti maggiormente attivi dopo 72h di incubazione sono i composti diidrossilati come acido 3,4-diidrossifenilacetico, acido 3,4-diidrossifenilpropionico, acido diidrossifenilvalerico e acido gallico con un valore di IC50 inferiore a 20 µM. Successivamente, è stata effettuata l’analisi del ciclo cellulare su entrambe le linee cellulari trattate con i composti più attivi tramite metodo di Nicoletti dimostrando che sulle SW480 pirogallolo, eriodictiolo ed esperetina influiscono sul ciclo causando un blocco in fase G2/M. Sulle Caco-2 è stato osservato un leggero blocco della fase G2/M nelle cellule trattate con acido 3,4-diidrossifenilacetico e acido 3,4-diidrossifenilpropionico, mentre acido gallico e pirogallolo hanno mostrato un effetto di induzione dell’apoptosi. Per dimostrare l’effetto pro-apoptotico di acido gallico e pirogallolo sulle Caco-2 è stata effettuata l’analisi dell’attivazione delle caspasi che ha confermato l’apoptosi per questi due metaboliti.
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