Riassunto analitico
L’elaborato di tesi nasce a seguito di alcune riflessioni in merito alla mia attuale esperienza lavorativa nel ruolo di operatrice all’interno del Centro Accoglienza Straordinaria per Richiedenti Protezione Internazionale, gestito dalla Cooperativa Sociale Dimora d’Abramo di Reggio Emilia, un’importante impresa sociale che, da oltre trenta anni, è competente sul territorio reggiano nell’offrire servizi di accoglienza, orientamento, sostegno socio-educativo e mediazione a persone, lavoratori, famiglie e migranti stranieri provenienti da differenti contesti e situazioni di vita. Nel mio lavoro mi sono interrogata più volte sulla possibilità di promuovere la presenza di un coordinatore pedagogico all’interno del servizio e come tale figura possa apportare migliorie all’organizzazione e alla qualità dei processi educativi. L’interesse nella ricerca di tesi è relativo alla volontà di comprendere come la figura del coordinatore pedagogico, professionista in grado di promuovere e supportare il processo riflessivo all’interno delle équipe multidisciplinari, possa inserirsi nelle dinamiche del servizio al fine di implementare l’apprendimento organizzativo e la qualità del servizio. La tesi si articola in tre capitoli. Il primo capitolo, attraverso l’analisi legislativa in materia di Diritto d’Asilo in Italia, descrive e analizza le trasformazioni che caratterizzano i servizi adibiti all’accoglienza dei Richiedenti Protezione Internazionale, facendo un affondo sulle politiche di integrazione, a favore di tale utenza, portate avanti dalla Regione Emilia Romagna. Il secondo capitolo approfondisce la figura del coordinatore pedagogico, figura poco definita a livello legislativo e circoscritta dal pensiero comune all’ambito dell’infanzia. Dopo un breve approfondimento storico e normativo sulla figura del coordinatore pedagogico in Italia e nella Regione Emilia Romagna, l’elaborato analizza le differenti declinazioni di ruolo che tale professionista assume all’interno dei servizi, focalizzandosi maggiormente sulla sua funzione di promozione e mediazione di riflessività all’interno delle équipe multidisciplinari, con l’obiettivo di sostenere un apprendimento individuale e collettivo. Il terzo capitolo, dopo un’introduzione sulla realtà della Cooperativa Sociale Dimora d’Abramo di Reggio Emilia e dei servizi da essa gestiti sul territorio della provincia reggiana, presenta lo studio di caso svolto nel Centro Accoglienza Straordinaria. A tale scopo, sono state realizzate interviste semi-strutturata con il coordinatore del servizio, i tre referenti operativi e i venti operatori.
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