Riassunto analitico
Il COVID-19 comprende le manifestazioni cliniche associate all’infezione di SARS-COV-2. Tra di esse c’è Delirium. Abbiamo effettuato uno studio retrospettivo su cartelle di pazienti anziani ricoverati nei reparti COVID tra marzo e maggio 2020. Sono state valutate le caratteristiche del Delirium, le caratteristiche cliniche, la terapia farmacologica e gli outcomes dei pazienti, in relazione alla presenza o meno di Delirium. Le cartelle considerate non prevedevano una ricerca sistematica del Delirium. Non è stato possibile effettuare la diagnosi di Delirium con metodi validati in nessun paziente. Abbiamo considerato come affetti da Delirium i pazienti con alterazioni acute e fluttuanti: dello stato di vigilanza (escludendo i pazienti non responsivi agli stimoli verbali), dell’ attenzione, dell’orientamento spazio-temporale. Sono stati esaminati 176 pazienti, il 40,9% dei quali presentava Delirium. Tra i casi di Delirium il 68,6% di essi presentava Delirium ipercinetico, mentre il 5,7% dei pazienti una forma ipocinetica. La durata del Delirium ipocinetico è maggiore di quello ipocinetico (p<0,05). Non c’è una correlazione statisticamente significativa tra la presenza di Delirium e l’utilizzo di Benzodiazepine e Antipsicotici a domicilio. Riteniamo il Delirium incidente in ambiente ospedaliero. Tra i farmaci utilizzati ci sono le Benzodiazepine (49,2% p<0,001), il Trazodone (38,5% p<0,0001), gli Antipsicotici atipici (36,9% p<0,001%), gli Antipsicotici tipici (26,2%, p<0,001). La terapia all’uscita è stata mantenuta nel 36,9% p<0,001. Esiste una relazione significativa con l’utilizzo di corticosteroidi: nei pazienti con Delirium sono il 53,8% mentre nei pazienti senza sono il 38,7%, p<0,052. Esiste una relazione tra l’incidenza di Delirium l ’utilizzo di terapia antibiotica (76,9% rispetto al 61,3% nei pazienti senza Delirium, p<0,035). Esiste una relazione statisticamente significativa con la prevalenza di disturbi neurocognitivi maggiori (30,8% rispetto al 10,7% dei pazienti senza Delirium, p=0,003). Esiste una relazione significativa tra l’incidenza di Delirium e l’aumento del BNP (p=0,033), la riduzione dell’emoglobina (p=0,031), nonché con un aumento della leucocitosi (p=0,041). L’età media dei pazienti è 77 anni. L’incidenza di Delirium è maggiore nei pazienti con età sopra alla media (55,2% rispetto al 27%, p<0,05). Con l’aumentare dell’età si ha un aumento della mortalità (63,8% rispetto al 36% p<0,05). Non c’è una relazione statisticamente significativa con la mortalità e la forma critica. Non c’è una correlazione significativa con l’utilizzo della ventilazione meccanica invasiva. Riteniamo sottostimata l’incidenza di Delirium nei pazienti critici.
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