Riassunto analitico
Con tale progetto di tesi si desidera fornire una fotografia di ciò che è stato il percorso normativo sulla tutela e il commercio dei beni culturali, partendo dalla considerazione degli interventi normativi passati che hanno condotto successivamente alla realizzazione di quelli attualmente vigenti. Ciò che si vorrebbe far emergere alla fine della lettura di tale lavoro è come, attraverso il diritto, si sia tentato di scongiurare qualsiasi ipotesi di deterioramento o distruzione del patrimonio culturale. La storia e la cronaca dimostrano che quando questi non possono essere evitati si provoca un danno non stimabile, data l’impossibilità di attribuire un valore meramente economico a questi beni che, invero, sono intrisi di un significato storico e identificativo intangibile che non ne permette una valutazione puramente patrimoniale. La normativa sulla tutela e il commercio dei beni culturali sarà esaminata in maniera dettagliata all’interno del primo capitolo di questo lavoro, trattando inizialmente le regolamentazioni internazionali, poi le norme europee, e infine la legislazione italiana. Di ognuno di questi ambiti si descrive il contesto all’interno del quale il legislatore opera, per poter comprendere e motivare non solo le scelte giuridiche effettuate, ma anche la proliferazione di organismi il cui obiettivo ultimo è salvaguardare il patrimonio culturale e storico. Successivamente si approfondirà la normativa vigente sui prestiti d’arte tra enti culturali, focalizzando maggiormente l’attenzione sugli standard relativi al trasporto di opere d’arte e alle assicurazioni cui si fa ricorso. Un’ultima parte verrà invece dedicata alla normativa che disciplina la vendita di beni culturali in modalità di classica o tramite il ricorso all’asta, inserendo un breve accenno del contesto fiscale relativo al mercato dell’arte. Ogni capitolo è correlato da breve lista delle maggiori organizzazioni attive rispetto alla tematica trattata, e da dei casi e delle sentenze a dimostrazione dell’implementazione degli impianti normativi disaminati. Tra i casi, saranno spesso presenti riferimenti e informazioni ottenuti personalmente attraverso la concessione di interviste da parte della Dott.ssa Antonella Purpura del G.A.M. di Palermo, la Dott.ssa Marina Dacci della Collezione Maramotti di Reggio Emilia, il Dott. Giorgio Marini della Galleria degli Uffizi di Firenze e l’Avvocato penalista Massimiliano Oggiano.
|