Riassunto analitico
Introduzione: La popolazione sanitaria in Italia presenta un’età media elevata, è continuamente esposta a fattori stressanti e spesso non riesce a seguire uno stile di vita sano, come la pratica regolare di attività fisica.
Scopo: L’obiettivo di questo studio è condurre un’indagine a livello nazionale sui livelli di attività fisica svolti nel tempo libero dai lavoratori del settore sanitario. Gli obiettivi secondari includono il confronto dei livelli di attività fisica e della mobilità attiva con quelli del resto della popolazione.
Metodi: Sono stati analizzati i dati della sorveglianza PASSI raccolti a livello nazionale negli anni 2022-2023.
Risultati: i sanitari intervistati tra i 18 e i 69 anni sono stati 2,835. Il 47.27% è risultato attivo secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), e il 19.97% parzialmente attivo. L’andamento dell’attività fisica cala significativamente con l’età, è minore nelle donne ed è significativamente in calo man mano che ci si sposta verso il Sud Italia. I lavoratori sanitari applicano livelli di attività fisica nel tempo libero leggermente più alti rispetto al resto della popolazione, mentre non si segnalano differenze riguardo la mobilità attiva.
Conclusioni: I lavoratori sanitari devono aumentare i livelli di attività fisica praticata. L'analisi condotta evidenzia una preoccupante diffusione della sedentarietà tra gli operatori sanitari, con meno della metà del campione che svolge attività fisica in misura adeguata rispetto alle raccomandazioni del WHO. È necessario adottare interventi strutturati da parte delle aziende sanitarie per migliorare il benessere del personale sanitario.
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