Riassunto analitico
La tesi ha come obiettivo generale quello di analizzare lo sviluppo delle competenze relative alla creazione di significato nell’infanzia a partire dallo sviluppo della memoria e della narrazione autobiografica, grazie al supporto di elementi visivi, in particolare del disegno sequenziale. La tesi si basa su un progetto di tirocinio nel quale si è voluto esaminare come i bambini utilizzano le informazioni relative agli elementi visivi per comporre una narrazione grafica e per attribuire significato. La narrazione si caratterizza come un’importante modalità di costruzione di significato: attraverso il pensiero narrativo, infatti, i bambini sono in grado di comprendere ciò che accade nella loro vita e di trovare spiegazioni. La narrazione autobiografica si presenta come un’attività ampiamente utilizzata nei contesti scolastici: essa, infatti, si sviluppa gradualmente grazie all’acquisizione di alcune competenze emotive e cognitive, nonché tramite il supporto degli adulti di riferimento. Dunque, assumono particolare importanza in tale processo i ruoli genitoriali, ma anche gli insegnanti: questi ultimi, nello specifico, devono interrogarsi riguardo le pratiche educative che sostengono l’espressione personale dei bambini. La tesi presenta tre capitoli teorici e uno relativo all’esperienza di tirocinio in una scuola primaria. Nel primo capitolo, vengono presentate le caratteristiche del pensiero narrativo come modalità specifica di costruzione di significato; vengono considerati inoltre gli aspetti emotivi e cognitivi della narrazione. Viene dedicata particolare attenzione anche alla differenza tra narrazioni autobiografiche e finzionali, e successivamente viene presentata la definizione di pedagogia narrativa con alcune applicazioni di essa nella scuola primaria e dell’infanzia; infine, viene sottolineato il concetto di identità narrativa. Nel secondo capitolo, viene analizzato nel dettaglio lo sviluppo narrativo: partendo dalla definizione di memoria autobiografica, vengono analizzate le caratteristiche del contesto di Reminiscing (ovvero di ricordo condiviso che consente ai bambini di costruire tracce narrative stabili nel tempo). In particolare, viene rivolta una riflessione anche alla differenza tra narrazioni di eventi positivi e negativi. Il contesto educativo viene considerato in relazione alla narrazione autobiografica, ricercando dunque le caratteristiche funzionali allo sviluppo di tali competenze. Nel terzo capitolo, vengono analizzate le pratiche autobiografiche a scuola: dalle attività ludiche autobiografiche che possono essere proposte nella scuola dell’infanzia, alla scrittura di un diario personale nella scuola primaria. In seguito, vengono analizzate le caratteristiche del disegno infantile, ed in particolare del disegno sequenziale autobiografico. Infine, il quarto capitolo presenta il progetto di tirocinio alla luce degli aspetti teorici riportati nei capitoli precedenti. Nel capitolo vengono riportati anche alcuni esempi di narrazioni personali, verbali e grafiche, raccolte nella scuola primaria, per comprendere come effettivamente i bambini raccontano e rappresentano nel disegno eventi quotidiani positivi, negativi e finzionali.
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