Riassunto analitico
L’ambiente di lavoro nelle organizzazioni sanitarie sta attraversando momenti difficili, e il leader deve riuscire a dare il giusto sprone e stimolo al personale, che deve risultare soddisfatto del proprio operato, sicuro delle proprie competenze, capace di dare il proprio contributo e di lavorare in un clima di squadra positivo, soprattutto quando riceve supporto dal proprio supervisore. La figura del coordinatore infermieristico è in una posizione di leadership intermedia, che richiede un grande impegno organizzativo nei confronti dei collaboratori, tale da far sviluppare agli stessi un senso di attaccamento affettivo nei riguardi dell’organizzazione. Lo scopo di questa rassegna è stato quello di analizzare i presupposti di una leadership ottimale, e di comprendere in quale misura uno stile di leadership scelto sia correlato al livello di soddisfazione e motivazione degli infermieri. La ricerca di articoli inerenti all’oggetto della tesi è stata effettuata sulle banche dati PubMed e CINAHL. Gli articoli sono stati selezionati leggendo prima il titolo e, se ritenuto opportuno, l'abstract prima di leggere definitivamente il testo completo. Tramite le parole chiave “nursing leadership” e “job satisfaction” sono state individuate 47 pubblicazioni idonee. Sono stati inclusi solo gli studi pubblicati in inglese e italiano, relativi a contesti ospedalieri e incentrati sull'assistenza infermieristica, studi che hanno indagato una correlazione tra stili di leadership e soddisfazione sul lavoro degli infermieri e con disponibilità di testo completo. Sono stati esclusi articoli che analizzavano gli effetti sugli operatori sanitari diversi dalla soddisfazione sul lavoro. La rassegna narrativa che ne è scaturita parte dal presupposto che la leadership abbia un ruolo ben definito all’interno delle organizzazioni sanitarie: influenza i risultati, la qualità della cura, la soddisfazione del paziente e degli operatori. Tra tutti gli stili di cui si parla, quello che si consiglia di sviluppare è lo stile di leader trasformazionale: questo perché il leader che lo adotta ottiene risultati migliori, nel senso che rende soddisfatti i follower, permettendo loro di lavorare in autonomia, di responsabilizzarsi. Lo stile trasformazionale ha ricevuto, quindi, il maggior numero di correlazioni positive (16 correlazioni positive, alcuna correlazione negativa o nulla), seguito dallo stile autentico (6 correlazioni positive, alcuna correlazione negativa o nulla) e da quello transazionale (3 correlazioni positive, 4 correlazioni negative e alcuna nulla): sono stati evidenziati peraltro altri due stili, quello etico e quello risonante, che si agganciano allo stile trasformazionale. Conclusioni: negli ambienti ospedalieri, i leader devono promuovere le competenze tecniche e professionali, ma anche agire per migliorare la soddisfazione e il morale del personale. Diventa necessario identificare e colmare le lacune nella conoscenza della leadership e preparare i professionisti sanitari attraverso una sinergia tra organizzazioni sanitarie e università tramite corsi di formazione continui, come obiettivo futuro per influenzare positivamente la soddisfazione lavorativa degli operatori sanitari, per affrontare le difficoltà nella gestione delle risorse umane e quindi gli indicatori di qualità sanitaria.
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