Riassunto analitico
Le sempre più stringenti normative antinquinamento hanno reso necessario l’utilizzo di dispositivi e tecniche sempre più performanti per abbattere gli agenti inquinanti prodotti dai motori. Un requisito fondamentale è che la durata di questi strumenti sia adeguata, se confrontata con il periodo garantito di funzionamento del motore. In questo lavoro è stato analizzato l’EGR cooler, componente che permette ridurre fortemente le emissioni di NOx, limitando al tempo stesso la produzione di particolato. In particolare, l’obiettivo di questa tesi è quello di effettuare delle prove comparative tra due modelli di EGR cooler prima e dopo l’applicazione di un ciclo al banco prova, il quale ha come scopo quello di massimizzare l’accumulo di particolato, idrocarburi incombusti e composti acidi all’interno dei condotti di passaggio dei gas ricircolati del componente. Poiché il lavoro è stato eseguito durante un periodo di tirocinio presso l’azienda Kohler Engines, il motivo per cui viene fatto il confronto è validare un nuovo modello di EGR cooler in ottica di sostituzione fornitore. Il deposito di materiale nell’EGR cooler può determinare un calo di efficienza di scambio termico, che potrebbe portare ad un innalzamento eccessivo nella produzione di NOx allo scarico, tanto da non rispettare più la normativa di riferimento. Sono stati confrontati, quindi, la quantità di particelle inquinanti accumulate durante l’esecuzione del ciclo, l’efficacia di scambio termico, la portata del liquido refrigerante passante attraverso i dispositivi a parità di portata in uscita motore e le emissioni di NOx allo scarico con l’utilizzo dei due modelli di EGR cooler. La comparazione è stata eseguita sia durante l’applicazione del ciclo al banco prova, che tramite l’esecuzione di curve full load e test 10-modi. Per valutare la quantità di materiale depositato nell’EGR cooler sono state effettuate delle pesature in varie fasi del test per determinare la variazione della massa del componente.
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