Riassunto analitico
La tesi prende in esame il pensiero dell’ autore de Martino, è composta da due capitoli. Il primo si apre con un piccolo vocabolario filosofico demartiniano, in cui vengono spiegati specialmente i concetti di “presenza”, di “crisi della presenza” e di “angoscia”. Dal secondo al quinto paragrafo vengono analizzate alcune opere dell’autore e studiati in maniera più approfondita i termini sopra annunciati: Il mondo magico, Morte e pianto rituale nel mondo antico. La crisi del cordoglio, Sud e magia, La terra del rimorso. Contributo ad una religione del sud. Infine nel sesto paragrafo si analizza il capitolo dedicato alla Fine del mondo che si trova nell’opera La fine del mondo. Il secondo capitolo esamina gli studi di de Martino relativi alla malattia psichiatrica. Il primo paragrafo, Vissuto di alienazione e delirio della fine del mondo, analizza un capitolo dell’opera in cui viene esaminato il tema del delirio rispetto della fine del mondo. Questo paragrafo è dedicato quindi in particolare al delirio e alla malattia psichiatrica. il secondo paragrafo esamina la fobia, delirio di negazione, paranoie di distruzioni, mania e malinconia. Nel terzo paragrafo viene approfondito lo studio della derealizzazione e della depersonalizzazione. Nel quarto paragrafo viene approfondito il tema della schizofrenia. Nel quinto paragrafo viene esaminata l’interpretazione di de Martino dei concetti di “normalità” e “anormalità”. Nel sesto paragrafo viene presentato Il caso del contadino bernese. Nel settimo paragrafo viene affrontato il pensiero dello psicologo e filosofo francese Pierre Janet. L’ultimo paragrafo analizza come de Martino già in quelle opere non dedicate espressamente alla psicopatologia abbia fatto comunque riferimento al pensiero di Pierre Janet.
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