Riassunto analitico
La presente tesi di ricerca nasce da un progetto interdipartimentale dell'ateneo Unimore e intende indagare gli atteggiamenti delle persone nei confronti di elettrodomestici innovativi utilizzati in ambito alimentare e nei confronti di metodi di cottura innovativi. La prima parte della tesi riguarda un'analisi della letteratura su questi argomenti e riporterà i principali risultati delle ricerche sugli atteggiamenti delle persone dal punto di vista alimentare e delle neofobie alimentari, verso le innovazioni in cucina, verso gli alimenti cotti in modo non tradizionale e verso un metodo di cottura particolare e ancora sconosciuto al consumatore medio, la cottura sottovuoto. Nella seconda parte della tesi viene presentata l'indagine che ha avuto come obiettivo l'analisi degli atteggiamenti nei confronti del metodo di cottura "sous-vide” presentando ai partecipanti diversi vantaggi del metodo "sous-vide" per verificare quale può avere una maggiore influenza sugli atteggiamenti e sulle intenzioni comportamentali. Abbiamo poi studiato anche la probabilità che atteggiamenti positivi possano avere effetti sulle intenzioni comportamentali (come l'utilizzo degli strumenti o della modalità di cottura e l'acquisto dei relativi elettrodomestici oppure il passaparola positivo) ricercando i predittori sia dell’atteggiamento che delle intenzioni di comportamento. I risultati, in sintesi, mostrano che in realtà non c’è un effetto del ricordo della condizione di vantaggio (funzionalità, qualità, innovatività) sugli atteggiamenti nei confronti del “sous-vide”, ma in relazione alle intenzioni comportamentali è stato rilevato un maggiore effetto del ricordo sulle intenzioni dei partecipanti della condizione di qualità rispetto a quelli della condizione di funzionalità. Da analisi più approfondite sono infine emersi alcuni predittori come il grado di motivazione all’acquisto di novità e quello di consumo responsabile per quanto riguarda l’atteggiamento, mentre come predittori delle intenzioni comportamentali sono stati individuati, nuovamente, l’attenzione al consumo responsabile, in più anche la conoscenza pregressa del metodo “sous-vide” e l’atteggiamento nei confronti di quest’ultimo.
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