Riassunto analitico
La presente tesi di laurea riflette sull’insegnamento-apprendimento dell’inglese alla scuola primaria, in particolare sul libro di testo in quanto materiale didattico molto diffuso. L’ipotesi di fondo è che i diversi volumi riflettono sia le prescrizioni legislative e le sollecitazioni italiane ed europee in merito alla lingua straniera sia i principi teorici-metodologici frutto degli studi glottodidattici. La prima parte della ricerca presenta dunque tali aspetti. Il primo capitolo introduce il tema in oggetto e delinea un quadro storico-normativo di riferimento. Esso assume come punto d’avvio l’inserimento curricolare ufficiale della lingua straniera nel ciclo primario con i Nuovi Programmi per la scuola elementare del 1985 e le relative premesse nei decenni precedenti (anni Cinquanta, Sessanta e Settanta). Prosegue con la rassegna dei fondamentali documenti interni al nostro Paese e internazionali: per esempio il Progetto Lingue 2000, la riforma Moratti, le Indicazioni del ministro Fioroni del 2007, quelle del ministro Profumo del 2012 e quelle del ministro Fedeli del 2018, le prescrizioni del ministro Gelmini, il Libro bianco, il Quadro Comune Europeo di Riferimento, il Portfolio Europeo delle Lingue e il piano delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente. Il secondo capitolo espone le principali acquisizioni della ricerca del settore. Esso sintetizza varie prospettive teoriche: l’approccio formalistico, l’approccio naturale, l’approccio strutturalistico, l’innatismo, il costruttivismo, l’interazionismo, l’approccio comunicativo, l’approccio formativo-comunicativo, l’approccio umanistico-affettivo e la teoria di Kreshen. In seguito a tali premesse, questa sezione dell’elaborato individua e descrive gli assunti fondamentali che caratterizzano a livello operativo le attuali esperienze di insegnamento della lingua straniera ad allievi del ciclo primario. La seconda parte della trattazione è dedicata specificamente ai libri di testo. Il capitolo tre è di carattere teorico: attraverso l’esame della letteratura, definisce innanzitutto il materiale scolastico in oggetto e aiuta a riconoscere possibili funzioni e limiti in relazione agli studenti e agli insegnanti. In seguito, espone i principali processi che lo riguardano: la valutazione, la selezione e l’adattamento. In merito alla valutazione, la riflessione si concentra soprattutto sulle checklist: elenchi di item che favoriscono una raccolta sistematica di informazioni e di conseguenza una scelta consapevole ed efficiente degli strumenti didattici. In particolare, si effettua una rassegna sintetica di alcune griglie utilizzate nell’ultimo trentennio per evidenziarne le principali caratteristiche e categorie. Il quarto e ultimo capitolo sviluppa un’indagine concreta su alcuni coursebook. Dopo la presentazione della normativa specifica sull’adozione dei testi scolastici che fornisce dettagliate indicazioni tecnico-pratiche e pedagogiche, questa sezione raccoglie i dati sui volumi in uso per la materia “inglese” nelle scuole primarie della mia zona di residenza (Piacenza e provincia) nell’anno scolastico 2018-2019. Identifica poi nei titoli adottati con maggiore frequenza il corpus d’analisi. Lo strumento per condurre l’osservazione viene predisposto a partire dalle checklist descritte precedentemente ed esplora le seguenti categorie: temi, lessico e grammatica, abilità e attività, organizzazione, aspetti grafici/visivi e materiali di supporto. Attraverso la guida di tale griglia si avvia un confronto approfondito e sistematico per evidenziare affinità e peculiarità dei diversi corsi, in particolare riportando esempi dai livelli uno e quattro che ‒ in base alla Legge 221/2012 ‒ sono le annate per cui sono possibili nuove adozioni. La ricerca contiene anche un’intervista a Paolo Iotti, co-autore di vari libri di testo di inglese per la scuola primaria.
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