Riassunto analitico
L’NGF appartiene alla famiglia delle neurotrofine ed è nota per le sue funzioni neurotrofiche, mediate dai due principali recettori, p75 e TrkA. Dalla letteratura è stato osservato come questa molecola, in vivo, partecipi alla stimolazione dei processi riparativi dovuti a lesioni corneali o patologie associate alla congiuntiva. In questo lavoro di tesi abbiamo indagato gli effetti di questa molecola di diverse derivazioni e in diverse concentrazioni. Sono stati eseguiti trattamenti su colture epiteliali umane di limbus per poter valutare l’impatto sul compartimento staminale dell’epitelio limbo-corneale. Le cellule staminali di questo distretto sono unipotenti ed originano esclusivamente l’epitelio che costituisce la cornea. Come altre cellule staminali epiteliali adulte,sono identificate attraverso dei marcatori quali p63e Bmi-1, che in condizioni di omeostasi mantengono la staminalità e la capacità proliferativa di queste cellule. Sotto l’effetto della neurotrofina, a diverse concentrazioni, si è potuta osservare una modulazione di p63 ma non di Bmi-1, portandoci ad ipotizzare che questa molecola stimoli sia positivamente, nel caso del hNGF (umano),che negativamente, nel caso del mNGF (murino), la proliferazione mantenendo pressoché inalterati i livelli d’espressione del polycomb Bmi-1. Abbiamo valutato anche l’espressione di un marcatore del differenziamento precoce delle cellule epiteliali, quale 14-3-3, osservando un generale decremento dose-dipendente, con alcune eccezioni quali mNGF e DFL23792 (mimetico). Tali risultati suggeriscono l’attivazione dei processi differenziativi. Inoltre,il trattamento con hNGF su colture di epitelio congiuntivale ha portato ad un aumento del numero di cellule caliciformi, suggerendo un ruolo stimolatorio su questa linea differenziativa congiuntivale. Tale effetto è stato evidenziato anche per l’aumento della produzione di Muc5AC, mucina caratteristica di questa popolazione cellulare congiuntivale.
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