Riassunto analitico
Razionale: le sepsi causate da Staphylococcus aureus (SA) rappresentano una problematica importante in ambito clinico, specialmente quando sono in causa ceppi resistenti alla meticillina (SAMR). I dati dell’European Centers for Disease Control (ECDC) riportavano che nel nostro paese più del 35% dei ceppi responsabili di infezioni invasive fossero SAMR. Questi ceppi, che hanno una circolazione spesso clonale, possono essere tipizzati per ottenere informazioni epidemiologiche relativa alla loro circolazione utilizzando metodiche differenti. Per poterli utilmente correlare a studi epidemiologici a livello globale, è necessario utilizzare metodiche che siano interfacciabili con databases europei o mondiali, quali la multi-locus sequence typing (MLST) o l’analisi dei polimorfismi del gene spa (spa-typing, una single locus sequence typing).
Materiali e metodi: tutti i ceppi di SA isolate da emocolture pervenute presso il Laboratorio di Microbiologia dell’IRCCS Arcispedale santa Maria Nuova nel corso dell’anno 2012 sono stati tipizzati con metodiche molecolari volte a rilevare la presenza del gene mecA e della leucocidina di Panton-Valentine (LPV). I ceppi con positività per il gene mecA sono stati ulteriormente tipizzati valutando la tipologia della cassetta genica SCCmec (staphylococcal chromosomal cassette mec) e caratterizzando il gene spa. L’analisi dei polimorfismi di questo gene è stata poi definita clusterizzando i ceppi con il software Ridom Staph Type. I risultati sono stati comparati con altre analisi condotte in modo analogo per altri ospedali italiani.
Risultati e conclusioni: durante il periodo di studio sono stati analizzati 114 isolati. Di essi, 73 (64%) erano negativi sia per la presenza del gene mecA che per la LPV, 40 (35,1%) erano SAMR (mecA positivi, negativi per LPV), 1 era negativo per il gene mecA ma LPV positivo (0,9%). Nessun ceppo è risultato positivo sia per la presenza del gene mecA che per la LPV. I 40 isolati resistenti alla meticillina sono stati tipizzati relativamente al complesso SCCmec e sono risultati in massima parte classificabili come SCCmec IV-c (18 isolati, 45%), I (8 isolati, 20%), IV-h (8 isolati, 20%), IV-a (un isolato, 2,5%), V (un isolato, 2,5%). 4 ceppi sono risultati non determinati.
Relativamente allo spa-typing, attualmente in fase di elaborazione, la maggior parte dei ceppi apparteneva al complesso t008. La clusterizzazione è attualmente in corso.
I risultati del nostro studio confermano la bassa prevalenza di ceppi con leucocidina di Panton Valentine, con l’unica presenza in un ceppo meticillino-sensibile. La percentuale di ceppi resistenti alla meticillina è apparsa in linea con dati prospettati dall’ECDC per l’Italia nel periodo considerato. Per quanto concerne i dati relativi alla tipizzazione della cassetta SCCmec, essi hanno permesso di dimostrate la presenza di tre cloni maggiori (IV-c, predominante, seguito dai tipi I e IV-h). Il clone maggiore IV-c sembra comprendere lo spa-type t008 e alcune sequenze singleton e sembrerebbe essere correlato al sequence type (ST) 8, USA500-like, mentre il clone IV-h comprende differenti spa-types e sembrerebbe essere correlato a ST-22, EMRSA-15.
I dati ottenuti sono sostanzialmente sovrapponibili a quelli ottenuti per altri ospedali italiani nel corso dello stesso studio (dati non presentati nel presente elaborato di tesi).
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