Riassunto analitico
Tale tesi si pone come obiettivo quello di seguire le orme degli studi svolti sul costrutto dell'empatia, partendo dalle prime piste tracciate dai filosofi antichi, quando ancora non era in uso la terminologia corrente, fino alle teorie formulate, dalla seconda metà del 900, dagli studiosi più autorevoli nel panorama letterario. L'intento, pertanto, è quello di condurre un'analisi sugli aspetti evolutivi di tale costrutto, e nello stesso tempo, andare ad indagare sulle differenze di genere che si annidano e caratterizzano il mondo dell'empatia, portando alla luce ricerche ed evidenze scientifiche. Le ipotesi che vengono formulate in questo scritto e che si vogliono verificare sono quella di una maggiore capacità empatica presente nel genere femminile, almeno fino alla scuola primaria, ed una crescita dell'empatia direttamente proporzionale al crescere dell'età. In merito a questo, una sezione della tesi è dedicata a presentare una ricerca condotta allo scopo di investigare i predittori psicosociali del bullismo interetnico in bambini di classi 4^ e 5^ della scuola primaria, del territorio emiliano. A seguito delle analisi statistiche, condotte tramite l'ANOVA, si evidenzia un effetto principale sia sulla variabile genere sia sulla variabile età, che conducono a confermare le ipotesi di partenza, ossia che le bambine risultino mediamente più empatiche e che ad un incremento dell’età corrisponda maggiore empatia. Tale risultato intende generare una riflessione sulla rilevanza che l'educazione e la formazione possono avere, come canali di trasmissione di tale competenza, fin dalla tenera età e quanto sarebbe importante che tale insegnamento fosse inserito nella programmazione scolastica, proprio perché la scuola, in quanto agenzia educativa, dovrebbe mirare alla formazione dell’individuo nella sua totalità. Educare all’empatia, verosimilmente, porterebbe a ridurre il gap di genere e darebbe ai soggetti gli strumenti necessari e le nozioni indispensabili per suscitare l'attuazione di condotte prosociali e per sapersi sintonizzare con il vissuto emotivo altrui, aggiungendo un tassello importante nella formazione di uomini e donne del futuro morali e consapevoli.
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