Riassunto analitico
La tesi intende presentare il progetto sperimentale “Sicomoro” avviato nel 1993 dalla scuola statale italiana in Eritrea, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero della Pubblica Istruzione, con il coordinamento dell'Istituto Regionale per la Ricerca e la Sperimentazione Educativa (IRRSAE) Toscana. Prende forma un modello di scuola multiculturale e plurilingue, caratterizzato dall'integrazione culturale e dalla verticalità e unitarietà del curricolo, che attua una formazione in servizio lungo i 5 anni della sperimentazione. Il progetto confronta e analizza i diversi stili didattici e i caratteri distintivi dei programmi italiani e locali, delineando percorsi disciplinari integrati che rappresentano la struttura portante e insieme il carattere innovativo e ancora attuale dell'esperienza, significativa anche oggi come laboratorio per il territorio metropolitano. Il nome scelto per il progetto, sicomoro, è quello del grande albero che nella tradizione locale del Corno d'Africa rappresenta la prima arcaica scuola, il luogo dove si sosta per parlare, discutere e imparare, lo spazio all'ombra dove i saggi dei villaggi prendono decisioni e insegnano ai giovani. La ricostruzione della sperimentazione, basata su documenti dell'epoca e testimonianze dei protagonisti, è preceduta da un capitolo sulle scuole italiane all'estero (capitolo 1), dove viene raccontata la storia a partire dalle prime forme di istruzione legate all'emigrazione e al colonialismo, fino all'attuale organizzazione dei servizi scolastici e culturali italiani all'estero. Il secondo capitolo analizza gli oltre cento anni di storia della scuola italiana in Eritrea, una storia di profonde trasformazioni che mostra la capacità di adattamento della scuola italiana ai bisogni di un Paese in grande cambiamento. Significativa è la data di inizio del progetto "Sicomoro", il 1993, anno dell'indipendenza dell'Eritrea, che dopo 30 anni di guerra con l'Etiopia, si avvia a diventare Stato autonomo: è in questa situazione storica che la scuola italiana mostra la volontà di dare un nuovo significato alla sua presenza nel territorio, attuando un profondo cambiamento nella struttura, nel curricolo, negli intenti educativi. In accordo con le autorità eritree, la scuola italiana dà forma all'integrazione tra cultura italiana e locale, dove il plurilinguismo, generato dall'insegnamento della lingua italiana e tigrina (dalla scuola materna), inglese (dalla terza classe elementare) e arabo (dalle scuole superiori), è un tratto essenziale. Nella presentazione dei caratteri distintivi del progetto, si mette in evidenza inoltre la contemporanea realizzazione in Etiopia, nella scuola statale italiana di Addis Abeba: dopo un conflitto trentennale, le tappe della sperimentazione sono percorse in parallelo da insegnanti eritrei ed etiopi, che condividono i momenti di formazione, in cinque seminari, e gli obiettivi generali di una istituzione che dalla scuola materna alle scuole superiori, intende aiutare gli alunni a diventare adulti indipendenti, in grado di partecipare pienamente a una società democratica. L'attuale impostazione dell'Istituto statale italiano onnicomprensivo di Asmara si basa sull'esperienza del progetto “Sicomoro”.
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