Riassunto analitico
Nella presente tesi ho trattato del fenomeno dello spreco alimentare, analizzandone cause, impatti e conseguenze con riferimento all’intera filiera agroalimentare. Prima di fare ciò, però, mi sono soffermata in primo luogo sulla definizione di “spreco alimentare”, la quale ha dato adito a profondi dibattiti in merito al significato da attribuirgli. Quando si parla di cibo sprecato, infatti, si tende ad operare una distinzione fondamentale tra perdite alimentari, ovvero food losses e sprechi alimentari in senso stretto, ovvero food waste. Ebbene, partendo dal significato da attribuire al termine food waste, abbiamo visto come l'accezione più comune che viene data di spreco alimentare è quella di “cibo acquistato e non consumato che finisce nella spazzatura”. Dalla mia ricerca, ho avuto modo di dimostrare come siano solo quei nuclei familiari con componenti più giovani ad avere una maggiore tendenza ad adottare codesto sistema.Ciò può essere spiegato dal fatto che le persone più giovani sono più propense ad adottare dei sistemi innovativi e rivoluzionari, mentre le persone più anziane tendono ad essere diffidenti nei confronti delle novità ed a modificare molto più difficilmente le proprie abitudini alimentari. Il fatto che sia stato presentato uno strumento online è un frame in linea con la popolazione un po’ più giovane che, tendenzialmente, è anche quella meno abituata a creare autonomamente piani alimentari; le persone più adulte, invece, hanno già maturato nel corso del tempo degli strumenti e delle tecniche per pianificare minimizzando lo spreco domestico ed associano le attività suggerite dal sito web come qualcosa che eseguono già naturalmente. Lo strumento, infatti, è probabilmente più calibrato su determinate caratteristiche che lo rendono più adatto ad un pubblico più giovane, che ha bisogno di essere “istruito” verso questa modalità di consumo; i suggerimenti e gli strumenti per superare questa devono quindi essere calibrati in modo differente a seconda delle tipologie di età; I soggetti più adulti hanno manifestato minor interesse anche per una questione generazionale e necessiterebbero di strumenti più tagliati sulle loro specifiche caratteristiche. Non vi sono stati riscontri in termini di differenza per quanto riguarda la composizione del nucleo familiare ma, vista la numerosità campionaria non particolarmente ampia, è un dato che andrebbe approfondito in future ricerche, testando nuovi strumenti o valutando altre attività in grado di superare questa barriera. Tuttavia, pur essendo una ricerca con un numero ristretto di soggetti non è detto che questa esaurisca una possibilità di utilizzo più calibrato sulla base del numero di componenti del nucleo familiare.
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