Riassunto analitico
La prima parte tesi, intitolata “L’evoluzione culturale dei processi d’apprendimento”, ripercorre le tappe che si sono susseguite per arrivare alla normativa attuale per l’inclusione. Successivamente mi sono soffermata sull’uso dei termini relativi al concetto di disabilità che si sono alternati negli anni. Nel Maggio del 2001 l’OMS ha proposto all’attenzione degli operatori la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute ICF, uno strumento innovativo utile a fornire indicazioni non solo sulle condizioni di salute, ma anche sul grado d’inclusione sociale delle persone con disabilità. Ho approfondito due importanti strumenti: il PEI e il PDP. Ho concluso la prima parte approfondendo i nuclei concettuali centrali della pedagogia speciale. Nella seconda parte mi sono concentrata sulla figura dell’insegnante di sostegno, sulle relazioni che definiscono il suo contesto di azione, sull’educatore, la classe e la famiglia dell’alunno in difficoltà. Ho poi approfondito una condizione fondamentale perché la professione esprima realmente le sue potenzialità, cioè il co-teaching, descrivendo le sei tipologie che lo caratterizzano secondo Cook & Friend. L’insegnante di sostegno oggi viene ad assumere compiti nuovi e diversificati, in quanto è di sostegno a tutta la classe.. Tra le figure professionali alle quali la scuola ricorre da diversi anni, quella dell’educatore assume un peso rilevante in relazione a forme d’intervento diversificate. La risorsa classe rappresenta una potenzialità di rilievo per facilitare un processo di reale inclusione dell’alunno con disabilità. La famiglia, in quanto fonte di preziose informazioni e soggetto con cui occorre costruire un vero rapporto di corresponsabilità educativa, costituisce un punto di riferimento importante per la corretta inclusione scolastica dell’alunno con disabilità. L’insegnamento cooperativo o co-docenza è un approccio d’insegnamento che vede uno sforzo congiunto da parte di due o più docenti per rendere più efficace e migliorare la pratica educativa e didattica nel contesto della classe. Nel terzo capitolo mi sono concentrata sul Decreto Ministeriale del 30 settembre 2011. Con il Decreto ministeriale, il Miur ha definito le caratteristiche e le modalità di attuazione del percorso universitario finalizzato all’acquisizione della specializzazione per le attività di sostegno agli alunni disabili. Il decreto è un ulteriore tassello del regolamento sulla formazione iniziale degli insegnanti (DM 249/10). Successivamente ho approfondito le competenze e la formazione che deve possedere l’insegnante specializzato. Si tratta di una professionista che ha competenze specifiche nell’ambito pedagogico e didattico, che le permettono di intraprendere, con lo studente a lui assegnato e con il gruppo classe, un percorso di inclusione fondato sulla mediazione. Il quarto capitolo della mia tesi presenta una indagine a carattere esplorativo sul lavoro che svolgono gli insegnanti di sostegno. L’obiettivo principale dell’indagine è stato quello di approfondire la figura dell’insegnante di sostegno attraverso le parole e i racconti di alcuni di loro. La percezione che hanno del loro lavoro, i problemi, il rapporto con i bambini, la famiglia e i colleghi sono stati i principali argomenti di dialogo. La ricerca è stata di tipo qualitativo e lo strumento utilizzato è stato l’intervista. La scelta dello strumento da utilizzare dipende dagli obiettivi iniziali, dal momento che la mia intenzione era quella di esplorare le caratteristiche e la situazione di lavoro dell’insegnante di sostegno ho scelto l’intervista semi-strutturata, cioè una forma d’intervista che consentisse una maggiore libertà nell’impostare e condurre il colloquio.
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