Riassunto analitico
La tesi di laurea che sarà presentata nelle prossime pagine, racconta il lavoro di ricerca svolto in una scuola dell’infanzia comunale nei mesi di maggio/giugno 2017. Il percorso oggetto di studio che si è deciso di intraprendere è partito dalla volontà di indagare un argomento di fondamentale importanza per lo sviluppo di competenze di comprensione dei testi nei bambini e, più in generale, di abilità creative e di problem solving: la lettura ad alta voce nei contesti educativi prescolari. La tesi si sviluppa in tre capitoli: partendo da riflessioni generali sul valore della lettura autonoma, il primo capitolo si occupa inizialmente dei benefici che questa apporta all’individuo, per restringere poi il campo di osservazione ad un contesto più mirato che riguarda appunto la lettura ad alta voce nella scuola d’infanzia. Nel secondo capitolo si affronta più specificatamente quali siano le competenze che sviluppa la lettura ad alta voce e come queste siano legate al potenziamento delle capacità di comprensione del testo. La capacità di comprendere il testo orale viene indagata come prodromica alla comprensione del testo scritto: da qui si riporta quindi la letteratura che ha indagato la connessione tra queste due competenze e come queste siano legate alla capacità di lettura autonoma. Il terzo ed ultimo capitolo si occupa infine di esporre nel dettaglio la ricerca condotta nella sezione dei cinque/sei anni di una scuola comunale nel territorio della provincia di Reggio Emilia. Rilevando determinante il ruolo dell’adulto che, nel momento della lettura, diventa mediatore del testo stesso, la ricerca si è occupata di indagare come egli interviene per accompagnare i bambini nel processo di comprensione del testo verbale nonché di quello iconico. Per fare questo si è scelto di allestire 3 sedute di lettura a piccolo gruppo di 4 testi illustrati da parte di un unico adulto-sperimentatore ( per un totale di 12 sessioni); le letture (tutte videoregistrate) sono state poi analizzate dall’adulto stesso. Con il materiale raccolto si è deciso quindi di indagare nello specifico un momento particolare della lettura: si è scelto cioè di riportare e riflettere sul primo intervento che l’adulto fa subito dopo la lettura del testo verbale e durante la visione del testo iconico per facilitare/verificare la comprensione del testo nei bambini. Analizzando questi interventi sono stati poi precisati gli obiettivi della ricerca con tre principali domande di riflessione: • Ipotizzando che, nel mostrare le immagini dopo la lettura l’adulto abbia di volta in volta messo in atto alcune strategie nell’ottica di rendere il testo più comprensibile, quali sono queste strategie? • Ipotizzando che abbia appreso da sé stesso, come ha variato l’adulto gli interventi nelle tre letture dello stesso testo per renderli più efficaci? • Modificando preventivamente il testo in modo opportuno, si riducono/modificano gli interventi di facilitazione? Ovvero: la qualità e la quantità degli interventi dell’adulto subito dopo la lettura del testo verbale, dipendono anche dal trattamento che l’adulto stesso ha fatto del testo?
Le conclusioni a cui è arrivati riflettendo sui quesiti emersi e sui dati raccolti (riportati sia nelle trascrizioni facenti parte gli allegati sia sintetizzati in tabelle e istogrammi all’interno del capitolo) non hanno la pretesa di essere dati assoluti e indiscutibili, ma si presentano piuttosto come analisi critiche di interventi che possano dare vita ad ulteriori spunti di riflessione. Insieme alle conclusioni si è ritenuto importante terminare il capitolo, e quindi il percorso di ricerca, con un contributo che, al di là dei dati numerici (e quindi oggettivi) raccolti, tenesse conto dei guadagni formativi e delle percezioni che, essendo il soggetto osservato anche soggetto osservatore, sono emersi dall’esperienza in modo incisivo e rilevante.
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