Riassunto analitico
La presente ricerca sperimentale affronta il tema della tutela degli azionisti di minoranza nell’ambito ben circoscritto di una particolare fattispecie di offerta di pubblico acquisto (Opa), l’offerta volontaria promossa dagli insider, cioè dagli azionisti di controllo. La scelta di approfondire il tema della tutela delle minoranze deriva dalla grande importanza che tale argomento riveste quale fattore propedeutico allo sviluppo dei mercati. Parte della letteratura scientifica ha infatti identificato la protezione delle minoranze quale elemento decisivo per lo sviluppo dei mercati e, nel caso italiano, la mancanza (nel passato) di tale protezione è stata additata quale causa concorrente al mancato sviluppo del mercato borsistico. L’interesse per le Opa volontarie promosse dagli insider nasce dalle plurime implicazioni in tema di tutela degli azionisti di minoranza derivanti dall’esercizio del potere decisionale da parte di chi, detenendo solo in parte il controllo, gode di un vantaggio informativo rispetto agli altri soci. Proprio i temi dell’informazione e, in particolare, dell’asimmetria informativa costituiscono le basi teoriche di questo lavoro. Nell’attuare un’offerta di pubblico acquisto volontaria, infatti, gli insider determinano le varie componenti dell’operazione avendo a disposizione delle informazione di cui gli azionisti di minoranza possono non disporre.Con lo scopo di verificare lo stato dell’arte in materia e offrire nuovi spunti di riflessione, il lavoro sperimentale verifica se durante lo svolgimento delle offerte di pubblico acquisto prese in esame gli azionisti di minoranza si siano trovati privi di adeguata tutela in termini di trasparenza e parità di trattamento. Il campione di Opa oggetto di indagine è costituito dalle offerte avvenute tra il 1998 e il dicembre 2011, promosse dagli azionisti di controllo e avviate con il fine di rimuovere dalla quotazione i titoli. Il livello di tutela offerto agli azionisti di minoranza viene verificato principalmente attraverso lo studio dei corsi dei titoli e dei turnover alla ricerca di rendimenti anomali (AR) relazionabili ad episodi di insider trading. La metodologia applicata nella sperimentazione è quella degli event study. Altra area di indagine affrontata è quella relativa alla comunicazione finanziaria e al ruolo che essa può svolgere in relazione alla tutela dell’investitore. Si verifica se il quantitativo di informazioni circolante riguardante le emittenti nei periodi precedenti le offerte sia predittivo del successivo verificarsi delle Opa e se, conseguentemente, la comunicazione obbligatoria e non costituisca uno strumento utile a migliorare la capacità dell’investitore di valutare i propri investimenti. Il lavoro si sviluppa nel modo seguente. Nel primo capitolo trovano spazio le basi teoriche della ricerca che spaziano dalla storia della borsa italiana al problema della tutela delle minoranze, dal quadro normativo delle Opa alle riflessioni sulle offerte pubbliche quali vie per il delisting. Il secondo capitolo accoglie la ricerca sperimentale: sono considerate le movimentazioni di ingresso e uscita delle società che hanno animato borsa italiana dal 1998, viene individuato il campione di Opa oggetto di analisi, vengono condotti i test e presentati i relativi risultati.Il terzo capitolo è dedicato al ruolo della comunicazione, finanziaria e non, in relazione alla tutela dell’investitore. Il quarto capitolo raccoglie le conclusioni finali della ricerca.
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