Riassunto analitico
La palmitoiletanolamidee (PEA) viene classificata come molecola endocannabinoid-like naturale prodotta fisiologicamente dagli animali, uomo incluso. È un lipide endogeno usato come farmaco grazie alla sua capacità di regolare i processi infiammatori e rallentarne i sintomi. Nella cellula possiede molti target molecolari ma, per esercitare la sua azione antinfiammatoria, agisce principalmente sul recettore nucleare Peroxisome Proliferator-Activated Receptor Alpha (PPARα). La sua attivazione contribuisce anche a modulare il metabolismo lipidico e riduce il dolore patologico. Grazie a queste proprietà la PEA potrebbe rappresentare un trattamento in grado di ridurre i sintomi della sarcopenia. La sarcopenia è un processo che porta alla progressiva perdita della massa e della funzione del muscolo scheletrico. È una condizione degenerativa presente, nella maggior parte dei casi, in persone anziane in quanto associata all’invecchiamento; può presentarsi anche in soggetti più giovani affetti, per esempio, dal diabete di tipo 2. Questa atrofia muscolare è causata da un’infiammazione di tipo cronico che porta il rilascio, a livello muscolare, di molecole pro-infiammatorie come le citochine TNF-α e l’interleuchina 6 (IL-6). L’uso della PEA nella sarcopenia avrebbe lo scopo di ridurre lo stato infiammatorio con il vantaggio di essere una molecola priva di effetti collaterali, a differenza dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). La via di somministrazione orale o endovenosa del farmaco PEA, molecola poco solubile in acqua poiché lipofila, è poco efficiente perché il suo assorbimento è ridotto. Una strategia messa a punto in questo studio è l’utilizzo di nano-carriers lipidici e polimerici per rendere la biodisponibilità della molecola più adeguata allo scopo terapeutico. In questo lavoro ho analizzato l’internalizzazione delle nanoparticelle, gli effetti di PEA sulla vitalità cellulare e sul differenziamento muscolare, l’efficacia nel proteggere dall’infiammazione in mioblasti murini coltivati in mono-layer. I dati ottenuti dagli esperimenti sono preliminari per uno studio più approfondito preclinico per consolidare l’effetto terapeutico del farmaco PEA.
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