Riassunto analitico
La tesi, divisa in 5 capitoli, studia la figura del coordinatore pedagogico dalla sua nascita, si definiscono le sue funzioni, tra cui la valutazione della qualità del servizio che gestisce. Viene proposta un'indagine all'interno del Nido d'Infanzia Primavera di Suzzara. Nel Capitolo 1 “Il profilo professionale del coordinatore pedagogico” si presenta l’iter legislativo della nascita di questa figura. Il coordinatore si delinea come un raccordo tra il servizio, le famiglie utenti ed il territorio. Ha ruolo di sostegno, indirizzo e formazione degli educatori, si fa carico della promozione e della valutazione del sistema di qualità del Nido d’Infanzia della quale si occupa. Il coordinatore si occupa degli aspetti organizzativi del servizio, della sua progettazione, della realizzazione dei progetti educativi e formativi oltre che della loro revisione in seguito ad un’attenta valutazione degli stessi. Si vuol mettere in luce la multidimensionalità delle funzioni di cui il coordinatore è investito. Nel Capitolo 2 “Il coordinatore pedagogico nella legislazione regionale” si presenta il divario normativo tra due regioni italiane: Emilia Romagna e Lombardia. La prima definisce in modo più chiaro le funzioni ed i requisiti per l’accesso delineando in modo dettagliato la figura del coordinatore e presentando ciò che i coordinamenti pedagogici fanno. Le leggi lombarde invece sono più generali e meno restrittive per quanto riguarda il titolo di studio per l'accesso alla professione. Nel Capitolo 3 “Progettare e valutare la qualità nei servizi educativi” si presenta la progettazione e la valutazione del servizio educativo, tra le funzioni del coordinatore. Si parte presentando il progetto pedagogico, documento che contiene le intenzioni ed i riferimenti valoriali fondanti il servizio, vi sono definite le modalità con le quali si sostiene la partecipazione dei genitori e le modalità di documentazione con le quali sono resi visibili gli apprendimenti dei bambini. Si presentano poi le modalità di valutazione, momento che permette la verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Mediante momenti di riesame e monitoraggio è possibile indagare il livello di qualità del servizio. La qualità è un costrutto multidimensionale che definisce il raggiungimento di uno standard prefissato. Nel Capitolo 4 “La realtà di Cooperativa Sociale Minerva Onlus: l’uso dello Standard ISO 9001/2015 per la valutazione dei servizi educativi per l’infanzia” si indaga il livello di qualità percepita all’interno del Nido d’Infanzia “Primavera” e della sua distaccata Sezione Primavera del Comune di Suzzara, gestiti entrambi da Cooperativa Sociale Minerva Onlus in base a gara d’appalto. È stata dunque presentata la realtà di Cooperativa Minerva e il Coordinamento Pedagogico Terre dei Gonzaga, coordinamento territoriale a cui il Comune di Suzzara appartiene. Per quanto concerne la valutazione della qualità, Cooperativa Minerva fa riferimento alla Norma ISO 9001 del 2015 che definisce gli indicatori e le procedure necessarie per la valutazione. Sulla base di questa norma, Cooperativa Minerva ha stipulato una politica di gestione per la qualità che prevede momenti di autovalutazione ed etero-valutazione oltre a oltre a specifiche modulistiche necessarie per queste procedure. Nel Capitolo 5 “Un’indagine al Nido d’Infanzia Primavera gestito da Cooperativa Minerva” viene condotta un’intervista con la coordinatrice interna che in questo caso è anche un’educatrice del servizio, da questa intervista emergono aspetti positivi e negativi della duplice funzione. Il questionario propone la percezione della qualità da parte dei genitori degli utenti, emerge una complessiva soddisfazione da parte dei genitori, viene chiesto loro di esprimersi in materia di partecipazione
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