Riassunto analitico
La trasformazione in senso multiculturale delle classi, del nostro sistema d’istruzione, conduce gli insegnanti a dover individuare e adottare strategie che consentano di ridurre gli stereotipi e i pregiudizi, caratterizzanti i differenti gruppi sociali presenti nella propria classe, al fine di promuovere relazioni interetniche positive. Accanto a tale necessità, emerge anche quella di individuare strategie che consentano di incrementare il benessere del bambino sia a scuola, che all'esterno di essa, ponendolo al centro del processo educativo, quale persona considerata nella sua unicità. Sulla base di queste considerazioni, la presente tesi di ricerca mostra i risultati di un’indagine condotta nella scuola primaria, che ha visto protagonisti gli alunni stranieri; l’intento è stato quello di misurare un’eventuale correlazione tra quantità e qualità del contatto e benessere scolastico e generale nel campione. Ciò non significa escludere gli italiani ma, semplicemente, porre la percezione degli studenti stranieri al centro dell’attenzione, con la consapevolezza del ruolo rilevante, assunto dai compagni dell’ingroup (italiani), nel determinare sia relazioni interetniche positive, sia il benessere psicologico e sociale del bambino straniero. Il lavoro si articola in quattro capitoli: nel primo viene trattato il tema del benessere scolastico; nel secondo la relazione tra benessere e risultati di apprendimento; nel terzo viene approfondito il tema del contatto interetnico, nella sua duplice accezione, ovvero come contatto diretto e indiretto; infine, nel quarto capitolo è presentata la ricerca. Quest’ultima ha coinvolto un campione di 79 studenti stranieri, frequentanti le classi IV e V di alcune scuole primarie di Mantova e provincia; lo strumento di rilevazione dati adottato è stato un questionario: tale strumento d’indagine richiedeva ai bambini di leggere gli item e indicare con una crocetta il grado di accordo o disaccordo con l’affermazione proposta, secondo una scala Likert a 5 livelli. La ricerca ha verificato e confermato le ipotesi postulate all'inizio dell’indagine e, attraverso l’analisi di correlazione dei dati, è stato possibile cogliere correlazioni positive, altamente significative: all'aumentare di quantità e qualità del contatto, percepito dagli studenti stranieri con i compagni italiani, aumentano sia il benessere a scuola, che quello generale di tali studenti non autoctoni. Inoltre, le due variabili inerenti al benessere appaiono anch'esse altamente correlate, ciò significa che stare bene a scuola risulta fondamentale per il benessere nella vita dei bambini stranieri. Tali esiti hanno, pertanto, confermato che il contatto può essere inteso come una strategia utile per consentire ai bambini stranieri di essere felici sia a scuola, che nella loro vita in generale; in sostanza, il contatto può incrementare il benessere degli studenti stranieri.
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