Riassunto analitico
Introduzione: la sentenza 242 del 2019, in merito al caso Dj Fabo – Marco Cappato, ha rappresentato una svolta nel panorama giuridico italiano. La legge regionale approvata il 12 febbraio 2025, in Toscana, è la prima in Italia a regolamentare il suicidio medicalmente assistito. Obiettivo: far conoscere il percorso del suicidio medicalmente assistito ai professionisti sanitari, valutare la progettazione di uno studio per indagare il loro punto di vista ed un eventuale evento formativo in merito. Metodologia: è stata svolta una ricerca per indagare la recente normativa riguardo il tema di disposizioni anticipate di trattamento e pianificazione condivisa delle cure (legge 219/17). Si è passati poi ad un approfondimento sul tema delle cure palliative, presentando l’organizzazione della rete nella regione Emilia-Romagna e in particolare dell’Azienda USL di Modena, riportando il core curriculum richiesto all’infermiere che si trova a operare nell’ambito delle cure palliative e del fine vita. Passando al tema specifico del suicidio medicalmente assistito vengono riportano i casi più celebri italiani, successivamente viene presentata la situazione attuale nella regione Emilia-Romagna, con una menzione al comitato regionale per l’etica nella clinica e le commissioni di area vasta. Viene proposto anche un parere discordante riguardo questo tema, dal punto di vista della Chiesa. Infine, dopo una ricerca svolta nelle principali banche dati (Cochrane, Cinhal, Pubmed), vengono presentati i risultati di due studi che vanno ad indagare l’esperienza degli infermieri che hanno lavorato a contatto con persone che hanno richiesto il suicidio medicalmente assistito e di uno studio che analizza il vissuto delle persone stesse. Conclusioni: il tema è attuale e da poco più di un mese è stata approvata per la prima volta in Italia una legge regionale che stabilisce ufficialmente la legalità della richiesta di suicidio medicalmente assistito. In generale, gli studi pubblicati che vanno ad indagare questo tema sono ancora pochi in letteratura, ma si evidenzia come affrontare questo percorso sia complicato per il paziente sia per il professionista sanitario che si trova ad affrontare problemi morali ed etici che causano moral distress. Sarebbe utile intraprendere studi per valutare cosa i professionisti sanitari pensino di questa pratica ed organizzare eventi formativi su questo tema per non trovarsi impreparati davanti a questo tipo di richiesta.
Parole chiave: suicidio medicalmente assistito, cure palliative, sedazione palliativa profonda
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