Riassunto analitico
INTRODUZIONE: Il carcinoma alla mammella è oggi la patologia tumorale più frequentemente diagnosticata nella popolazione italiana femminile ed è la prima causa di morte per neoplasia nelle donne. Il Parlamento europeo ha individuato nella costituzione di una rete di Breast Unit (Centro di Senologia) il sistema più efficace per la presa in carico delle donne per l’intero percorso, dalla prevenzione al trattamento, dal follow up alla riabilitazione, in conformità con le indicazioni della società scientifica europea EUSOMA cui fa riferimento il Ministero della Salute. In tale contesto, in cui viene sottolineata l’importanza della presa in carico da parte di un’equipe multidisciplinare, l’ostetrica può trovare nuovi spazi di espressione professionale atti ad aumentare il tasso di adesione della popolazione ai percorsi proposti e ad assistere la donna nel percorso di cura. OBIETTIVO: L’obiettivo dello studio è di indagare gli ambiti di sviluppo della professione ostetrica nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale del tumore alla mammella nel centro di senologia di Ravenna dell’AUSL Romagna, una realtà complessa in cui operano diverse figure professionali che devono trovare la giusta armonia nel lavoro di equipe per istituire un percorso funzionale multidisciplinare, integrato, unitario e con presa in carico complessiva e attiva delle donne interessate. MATERIALI E METODI: È stata effettuata un’indagine retrospettiva dall’anno 2015 all’anno 2017 sul volume di attività dei centri di senologia della AUSL Romagna, particolare attenzione si è posta al centro di senologia di Ravenna, studiando la composizione dell’equipe, degli ambienti e i piani di attività assistenziale. Si sono ipotizzati gli ambiti e le modalità di implementazione della figura ostetrica all’interno dell’equipe multidisciplinare del Centro Senologico. RISULTATI: Sono riportati i dati sull’epidemiologia nazionale, regionale e locale del tumore alla mammella e la normativa comunitaria, nazionale e regionale per la strutturazione e l’accreditamento dei percorsi di prevenzione, diagnosi e trattamento della patologia oncologica. L’inserimento della figura ostetrica in tale percorso integrato, in ottemperanza al profilo professionale e ai criteri di qualità individuati dalla società scientifica europea EUSOMA, è stato sviluppato in un’ipotesi di piano di attività assistenziale. CONCLUSIONI: È auspicabile che l’ostetrica possa rappresentare nell’ambito della prevenzione e trattamento della patologia oncologica femminile una risorsa efficace per rispondere ai requisiti quali/quantitativi rispetto alla comunicazione e alla umanizzazione delle cure richiesti dalla normativa attuale. Lo studio riguardante la presenza dell’ostetrica in un centro senologico è risultato essere un tema poco indagato. Ritengo importante il tentativo di individuare la modalità di assistenza coerenti con l’evoluzione tecnico scientifica e capace di intercettare integralmente la domanda di assistenza, promuovere la continuità di cura e favorire le sinergie di percorso per la gestione delle esigenze delle donne con patologia senologica.
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