Riassunto analitico
La presente tesi esplora il rapporto tra neurodiversità, salute e sport, con particolare attenzione al Disturbo dello Spettro Autistico (ASD). L’elaborato si articola in tre capitoli. Il primo capitolo fornisce un inquadramento teorico sulla disabilità e sul concetto di neurodiversità, approfondendo le caratteristiche diagnostiche e cliniche dell’ASD. Il secondo capitolo esamina i benefici dell’attività fisica per le persone con Disturbo dello Spettro Autistico, con un focus sugli sport di squadra e in particolare sul calcio, evidenziando il ruolo dello sport come strumento di inclusione sociale e miglioramento delle abilità motorie e relazionali. Infine, il terzo capitolo descrive un progetto sperimentale dedicato a promuovere la pratica sportiva nei bambini con ASD. Il progetto ha dimostrato che lo sport di squadra può favorire la socializzazione e il miglioramento delle abilità motorie nei bambini con ASD. Il calcio, spesso considerato uno sport complesso per chi ha difficoltà nella comunicazione e nell’interazione sociale, si è rivelato invece un potente strumento di inclusione, permettendo ai bambini di sentirsi parte di un gruppo e di sviluppare competenze fondamentali per la loro crescita. Lo sport può rappresentare per le persone con Disturbo dello Spettro Autistico uno strumento funzionale per migliorare le abilità motorie, sociali e comunicative. Inoltre, può favorire l’inclusione sociale e migliorare la qualità di vita. Alla fine, l’aspetto più importante del calcio è che ogni ragazzo si senta parte di una squadra dentro e fuori il campo e che giochi assieme ai compagni sentendosi protagonista. Inoltre, il calcio non è solo un gioco, ma può essere un’occasione per imparare a collaborare e crescere.
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