Riassunto analitico
Nel mio elaborato tratterò inizialmente l’argomento della corrente pedagogica dell’attivismo, dal momento che l’argomento conduttore sono gli atelier e il pensiero principale si basa sul ‘’fare’’ del bambino. Inoltre descriverò le scuole nuove approfondendo le esperienze pedagogiche principali eseguite in Italia, in Europa e in America. Successivamente narrerò il pensiero teorico di tre grandi pedagogisti: John Dewey, Maria Montessori e Loris Malaguzzi, il quale ha introdotto gli atelier nelle scuole. Per l’appunto, nel secondo capitolo esporrò la sua vita, le sue esperienze lavorative, nonché il suo pensiero pedagogico. Nel terzo capitolo tratterò il Reggio Emilia Approach, il quale compone il panorama reggiano dei “Cento linguaggi”: nasce come fondazione di partecipazione testimoniando l’unione tra democrazia ed educazione, politica e sapere. Nella mia tesi, il quarto capitolo lo dedicherò agli atelier, descrivendo cosa sono, qual è la loro funzione all’interno dei servizi educativi per la prima infanzia; racconterò in breve l’atelier nella sua forma estetica, il tutto accompagnato da pensieri di pedagogisti e atelieristi. A questo punto delineerò anche chi sono queste figure professionali che collaborano con le insegnanti nelle scuole e spiegherò i loro compiti. Infine, saranno descritti diversi tipi di atelier e qualche esempio eseguito nei nidi e nelle scuole dell’infanzia. Collegandomi al tema degli atelier, il quinto capitolo tratterà l’argomento del Centro Internazionale Loris Malaguzzi. Esso è nato nel 2006 e sorge all’interno di un edificio che un tempo era dedicato ai magazzini per il formaggio Parmigiano Reggiano. Questa è una scelta non casuale: da luogo di trasformazione e conservazione di un prodotto di eccellenza del nostro Paese, a luogo di trasformazione e rigenerazione di educazione, confronto, ricerca, dibattiti e iniziative che intendono dare nuova e ulteriore sostanza a termini come cittadinanza, pluralità, internazionalità. Posto in cui si possono trovare bambini e famiglie, in cui essi si ascoltano e si narrano per cambiare e crescere insieme. Continuerò descrivendo gli atelier presenti. Il sesto capitolo l’ho voluto dedicare al nido scuola MAST, presente a Bologna. Quest’ultimo al suo interno possiede diversi atelier e di conseguenza ho pensato che una sua descrizione per il mio elaborato sarebbe stata perfetta. Ho raccontato, oltre alla descrizione dei suoi atelier e del pensiero pedagogico scolastico, una mia esperienza eseguita nell’atelier della natura all’interno della scuola con la collaborazione di un’atelierista. È stato molto interessante partecipare attivamente e poter documentare quanto più possibile in questo lavoro. Infine per l’ultimo capitolo ho pensato di esporre una proposta che si potrebbe svolgere in atelier: estrarre il colore da ortaggi e frutta per ottenere colori differenti in modo che i bambini possano utilizzarli per dipingere. Ho dedicato questa ultima parte all’atelier del gusto in quanto l’argomento mi affascina ed inoltre perché la cucina è il mio hobby preferito; quindi ho pensato di poterla collegare a un discorso di lavoro con i bambini. Partendo dal significato della parola ‘’gusto’’, ho descritto l’atelier del gusto e il significato della parola secondo l’estetica per arrivare a descrivere l’alimentazione sul piano estetico e sinestetico.
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