Riassunto analitico
La presente tesi di laurea intende porsi come obiettivo quello di riflettere sul Cooperative Learning e sulla sua possibile efficacia come metodologia inclusiva: alla luce di teorie ed esperienze didattiche, si mostrerà che l’apprendimento cooperativo apporta innumerevoli benefici a tutti gli studenti e favorisce una reale inclusione di quegli alunni con speciali bisogni. Nel contesto delle trasformazioni che hanno modificato la nostra società, anche la scuola è stata protagonista di un cambiamento che l’ha condotta verso un’eterogeneità prima sconosciuta: la molteplicità dei bisogni di cui oggi gli studenti si fanno portatori necessita di una particolare attenzione da parte dei docenti e di una didattica sempre più attenta a rispondere in maniera adeguata alle diverse esigenze emergenti. Il Cooperative Learning, con le sue caratteristiche, sembra essere una metodologia assai utile in questo contesto. Il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze, e delle potenzialità che si nascondo in esse, sono elemento qualificante l’apprendimento cooperativo e ciò che permette l’attivazione di una positiva interdipendenza reciproca, finalizzata alla creazione di un clima di classe rispettoso delle molteplici necessità di ciascuno. Grazie alla collaborazione paritetica, tutti gli alunni vengono coinvolti attivamente nelle attività: i bambini con specifici bisogni si sentono così accettati, accolti e sostenuti dal gruppo. La tesi, attraverso l’analisi di esperienze nazionali ed internazionali, ha cercato di ricostruire gli elementi che rendono il Cooperative Learning efficace strumento inclusivo. A conclusione di questa riflessione, viene riportato un progetto realizzato in una scuola primaria della provincia di Reggio Emilia. Mediante la proposta di attività cooperative, si è cercato di sostenere negli studenti lo sviluppo di comportamenti prosociali, come rispettare i turni del prendere/concedere la parola, non interrompere chi sta parlando e relazionarsi con i compagni con gentilezza ed educazione. L’intervento didattico è stato monitorato con osservazioni iniziali e conclusive: i dati raccolti hanno evidenziato che i maggiori cambiamenti hanno riguardato la capacità di lavorare collaborativamente in gruppo e di moderare le discussioni: quello che è certo è che tali miglioramenti si sono riscontrati in tutti, non solo negli studenti con bisogni educativi speciali.
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