Riassunto analitico
Lo scopo di questa tesi di laurea è verificare, sulla base delle evidenze scientifiche attuali, se l’ossido nitrico inalatorio (iNO) sia un trattamento efficace nei pazienti COVID-19 con insufficienza respiratoria severa, riportando i dati degli studi realizzati negli ultimi anni a seguito dello scoppio della pandemia da SARS-CoV-2 in Cina a dicembre 2019. Con il propagarsi del virus a livello internazionale ed il moltiplicarsi di pazienti che richiedevano assistenza medica è stato evidente che ci fosse la necessità di trovare delle terapie efficaci per contrastare le manifestazioni cliniche del COVID-19, soprattutto nei pazienti che manifestano ARDS e necessitano assistenza respiratoria. Cercare di ridurre la mortalità nei pazienti che sviluppano insufficienza respiratoria severa è quindi un imperativo di primaria importanza. Ad oggi non è ancora stata trovata una strategia terapeutica che riduca la mortalità nei pazienti COVID-19 con ARDS in maniera significativa, rendendo quindi gli studi clinici sull’utilizzo dell’ossido nitrico inalatorio importanti per capire se esista il razionale scientifico per somministrare tale terapia nei pazienti. Negli articoli considerati viene spesso ricercato un miglioramento clinico sotto forma di aumento del rapporto PaO2/FiO2 rispetto alla condizione di partenza, solitamente ricercando un incremento minimo del 10-20% rispetto allo stesso valore pre-iNO. Viene verificata inoltre la presenza di una possibile riduzione della mortalità in pazienti con caratteristiche di partenza simili, confrontando pazienti a cui è stato somministrato iNO in aggiunta alla terapia convenzionale per l’insufficienza respiratoria e pazienti che non lo hanno ricevuto.
|