Riassunto analitico
Introduzione: L’infiltrazione dello spazio paraglottico (PGS) è fondamentale nella classificazione del carcinoma squamocellulare laringeo e, quindi, nella pianificazione del percorso terapeutico. La sua valutazione avviene tramite metodiche di tipo endoscopico, esaminando la mobilità cordale e aritenoidea, e radiologiche (TC e RMI con mezzo di contrasto). Questo studio ha lo scopo di paragonare prospetticamente le caratteristiche endoscopiche, radiologiche e istopatologiche di una coorte di pazienti con carcinoma squamocellulare laringeo sottoposti a OPHL tipo II/III o laringectomia totale (LT) in un centro di riferimento in modo da meglio comprendere l’affidabilità dell’esame endoscopico e della TC nel predire l’interessamento dell Metodi: il campione arruolato per questo studio è costituito da 58 pazienti, affetti da carcinoma squamocellulare infiltrante la glottide (LSCC), sottoposti a OPHL II, III o a laringectomia totale tra il Gennaio 2019 e il Marzo 2021, presso l’unità operativa di Otorinolaringoiatria del Policlinico di Modena. Ognuno di essi è stato valutato secondo metodiche di tipo endoscopico (video-endoscopia flessibile transnasale con luce bianca ad alta risoluzione e fibroscopia a filtri PIET) e radiologico (TC collo a contrasto aumentato, scansioni multi-detector computed tomography (MDCT) con un sistema TC con elica a 64 canali). Successivamente sono stati eseguiti esami anatomopatologici su ogni campione di laringectomia valutandone la dimensione e l’estensione tumorale.
Risultati: La valutazione endoscopica si è dimostrata un strumento diagnostico e stadiativo fondamentale raggiungendo valori di Se, Spe, PPV e NPV di 89.1%, 87.5%, 89.1% e 87.5%, rispettivamente, nell’identificare il coinvolgimento istopatologico del PGS anteriore. Nei pazienti in cui è stata riscontrata un’ipomobilità o fissità delle aritenoidi questi valori erano di 78.9%, 88.1%, 65.2% e 93.7%, rispettivamente, nello studio della porzione posteriore del PGS. È stato dimostrato che la valutazione radiologica condotta mediante TC raggiunge valori di Se, Spe, PPV e NPV rispettivamente di 94.9%, 51.4%, 67.3% e 90.5, nello studio dell’infiltrazione di iPGsA e di 70.6%, 74.6%, 44.4% e 89.8%, a livello del iPGsP.
Conclusioni:Lo studio esposto nella presente tesi rappresenta il primo in letteratura che quantifica il ruolo diagnostico preoperatorio dell’endoscopia e della TC nel predire l’infiltrazione del iPGS. La valutazione endoscopica della motilità cordale e aritenoidea ha raggiunto valori soddisfacenti di Se, Spe, PPV e NPV, nel studio del coinvolgimento istopatologico del iPGS, specialmente considerando il iPGsA. Non è stata riscontrata alcuna differenza tra pazienti affetti da LSCC con ipomotilità e fissità, dimostrando che si debba sospettare un’infiltrazione del iPGS qualora si riscontri una compromissione della motilità. La TC, nonostante le prima citate limitazioni, rimane, ad oggi, l’esame radiologico principale nella stadiazione clinica di pazienti affetti da LSCC a rimarrà tale fino a che la RM, con specifici protocolli di acquisizione per laringe, non diventerà usufruibile nella pratica clinica.
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