Riassunto analitico
Il presente lavoro di tesi affronta il fenomeno della crisi d’impresa con riferimento all'importanza rivestita, nella gestione di questo istituto, dall'allerta. L'idea di fondo, condivisa oggi anche dal nostro ordinamento, è che, in ottica di tutela del going concern aziendale, solamente grazie ad un intervento tempestivo è possibile preservare i valori, attuali e prospettici, dell’impresa e, di conseguenza, evitare che situazioni di difficoltà sfocino in veri e propri dissesti. Gli strumenti di allerta, quindi, costituiscono il tema centrale del presente elaborato, il quale viene affrontato in ottica comparativa, mettendo cioè a confronto le misure di allerta previste dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza italiano con le misure adottate nei principali ordinamenti giuridici stranieri (francese, tedesco e statunitense) volte all'emersione anticipata delle situazioni di difficoltà delle imprese. Il tutto è preceduto da una breve digressione storica sull'evoluzione della disciplina fallimentare in Europa e sul cambiamento dell’atteggiamento del legislatore (dapprima incentrato su una tutela esclusiva delle ragioni dei creditori, e successivamente più garantista nei confronti del debitore e della sua libertà d’impresa), nonché da un’analisi della normativa europea di riferimento, ponendo particolare attenzione alla recente Direttiva UE n. 1023/2019, ultimo intervento delle istituzioni comunitarie in materia di diritto delle crisi d'impresa e di procedure concorsuali.
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