Riassunto analitico
Le organizzazioni contemporanee si scontrano con forti pressioni temporali ed economiche per sopravvivere e prosperare e spesso rispondono adottando nuove forme di collaborazione inter- e intra-organizzativa. Chiedono quindi vieppiù ai dipendenti di lavorare su più team contemporaneamente, creando una situazione di “multiple team membership” (MTM, O’Leary, Mortensen, & Woolley, 2011) con importanti conseguenze, come maggiori opportunità di apprendimento (O’Leary et al., 2011) e migliore performance di team (Bertolotti, Mattarelli, Vignoli, & Macrì, 2015), subendo tuttavia maggiori costi di coordinamento e di transizione e maggiori problemi nella gestione del tempo (O’Leary et al., 2011). Recentemente, la letteratura ha definito MTM una delle principali caratteristiche del moderno lavorare in team e ha richiesto più ricerca sul tema (Wageman, Gardner, and Mortensen, 2012; Tannenbaum, Mathieu, Salas, & Cohen, 2012). Abbiamo infatti una comprensione teorica ed empirica ridotta sulle complessità, sfide e paradossi intrinseci all’essere su più team contemporaneamente e su come questo influenzi processi e risultati di individui e team. Infatti, in risposta alle sfide di MTM, gli individui potrebbero iniziare ad aumentare eccessivamente il loro livello di multitasking, con conseguenze negative su tempo di completamento delle attività, frequenza d’errori, abilità di pensiero creativo e capacità decisionale (Appelbaum, Marchionni, & Fernandez, 2008; Gendreau, 2007). Investigo queste complessità con 4 studi. Nel primo, guardo al ruolo rivestito dalle percezioni che gli individui hanno di come l’organizzazione operi nel determinare come poi gli individui effettivamente agiscano in termini di multitasking, considerando anche come la relazione tra l’individuo e l’organizzazione influenzi questa relazione. Inoltre, le caratteristiche del luogo di lavoro influenzano anche come gli individui si sentono al lavoro. Pertanto, in un secondo studio guardo al ruolo diretto di MTM e al suo ruolo indiretto, mediato dal numero di progetti su cui gli individui lavorano in un giorno, nell’influenzare la percezione degli individui di sovraccarico lavorativo. Inoltre, i team moderni stanno avendo altri cambiamenti in contemporanea a MTM, come una spinta alla virtualità e una maggiore fluidità nei confini di team. Affronto questo problema proponendo uno studio che raccoglie le definizioni di fluidità presenti in letteratura, crea un terreno comune per tutti questi concetti e allarga il concetto di fluidità introducendo il concetto di fluidità nella configurazione geografica. Inoltre, guardo agli effetti di questo nuovo concetto su individui e team, tenendo in considerazione che anche MTM caratterizza il sistema. Da ultimo, utilizzo il cosiddetto “terzo modo di fare scienza” (Axelrod, 1997) e cioè la simulazione per ottenere dati longitudinali sugli effetti della MTM su un sistema di lavoro, verificando quindi come le caratteristiche di design del sistema, e in particolare le caratteristiche di design del lavoro, come MTM, possano influenzare la performance del sistema. Attraverso questi studi estendo la nostra comprensione relativa a MTM guardando a diversi livelli di analisi (individuo, team, sistema) e utilizzando diversi metodi. Pertanto, questo studio contribuisce ad incrementare la nostra conoscenza di come un sistema-MTM funzioni e di come MTM influenzi risultati, come la performance, a tutti i livelli di analisi. In particolare, aggiungo un livello di analisi che non ha ricevuto attenzione finora: il livello di sistema. Utilizzando diversi metodi e metodologie, creo risultati più forti che beneficiano di tutti i punti di forza e allo stesso tempo soffrono meno dai relativi punti di debolezza dei vari metodi utilizzati (Greene, Caracelli, & Graham, 1989).
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Abstract
Modern organizations face strong time and economic pressures to survive and to thrive and often they respond to such pressures by adopting new forms of intra and inter-organizational collaboration. Consequently, they increasingly ask employees to work for more than one team concurrently, i.e. they create a multiple team membership scenario (MTM; O’Leary, Mortensen, & Woolley, 2011), with important effects, like more opportunities to learn (O’Leary et al., 2011), and higher team performance (Bertolotti, Mattarelli, Vignoli, & Macrì, 2015). Yet, they may also experience higher coordination and transition costs, and stronger time management issues (O’Leary et al., 2011). Recent literature defined MTM one of the main features of modern team working and called for more research on the topic (Wageman, Gardner, and Mortensen, 2012; Tannenbaum, Mathieu, Salas, & Cohen, 2012). Still we have very limited theoretical and empirical understanding of the inherent complexities, challenges, and paradoxes of being on multiple teams at work and of the ways in which MTM influences individuals’, as well as teams’ processes and outcomes. In facts, to answer the MTM challenges, individuals may start to increase excessively multitasking behaviors, with negative consequences on task completion time, error frequency, ability to think creatively, and decision making (Appelbaum, Marchionni, & Fernandez, 2008; Gendreau, 2007). I investigate these complexities in 4 studies . In a first study, I look at the role played by individuals’ perceptions of the organization’s preferences for sequencing work (polycronicity) in affecting how individuals act in terms of multitasking behavior, and at the moderating role of the individuals’ attachment toward the organization in such relation. Furthermore characteristics of the workplace also influence how individuals feel at work. Therefore, in a second study, I look at the direct role of MTM, as well as at the indirect role of MTM as mediated by the daily number of projects tackled by individuals, in influencing the individual perception of being overloaded. Moreover, modern teams are undergoing other changes in conjunction with MTM, such as a trend towards virtuality and the increase in fluidity in the teams’ boundaries. I tackle this issue by proposing a study that gathers all the definitions of fluidity proposed in the literature, that creates a common ground for the different concepts, and that enlarges the concept of fluidity, by introducing the concept of geographical location fluidity. Moreover, I look at its effects on individuals as well as on teams, always taking into consideration the fact that also MTM permeates the context of work. Lastly, I employ the so-called “third mode of doing science” (Axelrod, 1997), i.e. simulation, to gather longitudinal data on the effects of MTM on a working system thus verifying how system design characteristics, and therefore work design characteristics such as MTM, can affect the performance of the whole system.
With these studies, I extend our understanding on the topic of MTM by looking at it at different levels of analysis (i.e. individual, team, and system) and by using different methods. Therefore, this study contributes to advance our knowledge of how a MTM system works and how MTM influences outcomes, such as performance, at all levels of analysis. In particular, I also add another level of analysis that has not received scholar attention so far: the system level. By using different methods and methodologies, I create stronger results that benefit from all the strengths, while at the same time suffering less from the specific, inherent weaknesses of each method used (Greene, Caracelli, & Graham, 1989).
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