Riassunto analitico
L’obiettivo della tesi è di analizzare ed identificare le principali caratteristiche del Contratto di Appalto e dell'art. 26 del Testo Unico 81/2011. Il primo capitolo si apre con la definizione del contratto di Appalto nell'ordinamento italiano e tratta le principali tappe legislative riprendendo le fasi che hanno portato ad una profonda evoluzione dell’uso di questo tipo di contratto. L'intento è quello di partire dalla nota definizione data dall'art.1655 del c.c che inserisce il contratto di Appalto nella categoria dei contratti di esecuzione di opere o servizi per poi passare ad un confronto con altre figure contrattuali affini: la somministrazione di lavoro (art. 2222 c.c.) e il contratto d'opera (art. 1559 c.c.) e il distacco. Vengono poi analizzati gli elementi caratterizzanti un contratto di Appalto “genuino”e conseguentemente quelli caratterizzanti Appalto illecito e Appalto fraudolento, bisognerà quindi indagare il comportamento dell’appaltatore che non deve essersi limitato ad inviare i propri dipendenti presso l’azienda committente per svolgere una qualsiasi attività lavorativa per conto di essa, ma deve anzitutto avere organizzato i mezzi necessari e, soprattutto, avere assunto il rischio d’impresa, quale fondamento di legittimità, civilistica e commerciale ma anche penale e amministrativa, dell’operazione contrattuale. Il secondo capitolo è interamente dedicato alla figura del lavoratore e alla tutela della sua sicurezza. Il Testo Unico 81/2011 in materia di appalto con l'art.26 ha chiarito esaustivamente la questione in analisi,spiegando che gli obblighi per il committente ai sensi dell'art. 26, comma 1 per il committente riguardano: la verifica dell’idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi a cui egli si affida,il comma 2 precisa che i singoli datori di lavoro coinvolti nell’esternalizzazione compresi i subappaltatori, devono cooperare tra loro nell’attuazione delle misure di prevenzione e protezione; proseguendo in un veloce sguardo ai successivi commi,il 3 fa riferimento al dovere di eliminare o almeno ridurre al minimo l’esistenza di rischi da interferenza tra le attività del committente e quelle dell’appaltatore/somministratore,questo punto viene formalizzato in un documento denominato Documento unico di valutazione dei rischi da interferenza ( DUVRI); il 5 comma prevede un importante obbligo secondo il quale, a pena di nullità del contratto di appalto, subappalto o somministrazione, le parti devono esplicitare nel testo contrattuale i costi della sicurezza necessari per l’eliminazione, o quanto meno per la massima possibile riduzione, dei rischi interferenziali. Il terzo capitolo ha l’obiettivo di analizzare le questioni della parità di trattamento e della responsabilità solidale,la prima ha la finalità di tutelare il lavoratore dell’impresa appaltatrice, posto in una posizione di debolezza contrattuale rispetto a quello dell’impresa appaltante,la seconda svolge la funzione di garantire una tutela sia sul lato retributivo sia su quello della salute e sicurezza dei lavoratori che prestano la propria opera nell’esecuzione dell’appalto attraverso il riconoscimento di un’obbligazione risarcitoria in capo a committente, appaltatore e subappaltatori relativa,in questo caso, a determinati tipi di infortuni e indirettamente finalizzata al rafforzamento della posizione creditoria dei lavoratori stessi.
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