Riassunto analitico
Introduzione: Per complessità assistenziale si intende l’insieme degli interventi infermieristici espressi in termini di tempo e quantità di lavoro, risultanti dall’interazione tra stabilità/instabilità clinica, capacità del paziente di definire i propri bisogni e di agire autonomamente ed efficacemente. Un’adeguata misurazione di questo fenomeno permette non solo ai professionisti infermieri di pianificare al meglio l’assistenza, ma anche ai dirigenti di poter distribuire in modo adeguato le risorse infermieristiche, al fine di ottenere una qualità dell’assistenza maggiore possibile. Sebbene siano stati elaborati numerosi strumenti per la sua valutazione negli altri contesti, in letteratura sono ancora pochi gli studi che indagano questo fenomeno nei pazienti di terapia semintensiva. La terapia semintensiva è un’attività di ricovero ad intensità di cura intermedia che accoglie pazienti che necessitano di un monitoraggio meno intenso rispetto alla terapia intensiva ma che presentano un grado di criticità che non ne permette il trasferimento nei reparti di degenza. In virtù della fragilità di questi pazienti, risulta essere importante individuare degli strumenti che permettano di misurare la complessità assistenziale anche in questi setting. Obiettivo: Identificare le attività infermieristiche tipiche della terapia semintensiva (TSI) e definire il carico di lavoro infermieristico e, sulla base di questo, adattare il Nursing Activities Score (NAS) per la misurazione della complessità assistenziale e del carico di lavoro infermieristico in TSI. Disegno di studio e setting: Studio pilota con disegno di Delphi Survey online a tre round, che ha coinvolto gli infermieri esperti in TSI dell’Ausl-Irccs di Reggio Emilia. Risultati e discussione: È stato ottenuto un tasso di risposta del 52% nel primo questionario e del 16% nel secondo e terzo. Le attività che sono state individuate come tipiche della terapia semintensiva sono il monitoraggio dei parametri vitali, la gestione dello stato mentale, la gestione della terapia farmacologica e delle infusioni di farmaci vasoattivi, la gestione dei drenaggi e delle medicazioni, della respirazione e dell’ossigenoterapia e dei presidi invasivi, l’assistenza nelle cure igieniche, la gestione dell’eliminazione urinaria e intestinale, la mobilizzazione, la gestione dell’alimentazione, l’esecuzione di attività amministrative e di esami di laboratorio, la gestione degli isolamenti, l’esecuzione di esami strumentali, la pianificazione assistenziale e la comunicazione con i familiari. Al secondo round 26 item hanno ottenuto il consenso, 10 sono stati esclusi e 2 hanno richiesto un’ulteriore valutazione. Al terzo round, 20 item e 7 sub-item sono risultati essere appropriati alla TSI, con consenso > 70%. Tra gli item esclusi, le attività esclusive della terapia intensiva come il monitoraggio della pressione in atrio sinistro con catetere di Swan-Ganz, emofiltrazione continua e misurazione della pressione intracranica. Conclusioni: Lo studio ha individuato le attività tipiche della terapia semintensiva, che definiscono il carico di lavoro infermieristico e la complessità assistenziale in questo setting. Tali attività sono risultate essere comprese negli item della scala NAS originale, da cui sono stati invece esclusi gli item relativi alle attività esclusive della TI. Lo strumento ottenuto, il NAS-TSI, dovrà essere validato e confrontato con il NAS originale al fine di valutarne la reale capacità di misurare il fenomeno in modo affidabile.
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Abstract
Background: Care complexity results by the combination of nursing activities expressed in terms of time and workload. It is the product of the interaction of patients’ clinical stability and their ability to define their needs and to act independently and effectively. Assessing this phenomenon helps nurses planning care, while allows managers to adequately allocate nurses in MCUs. Although many assessing tools have been developed to assess nursing complexity, only few studies investigate this phenomenon in MCUs, which represent a bridge between ICUs and wards for patients who don’t need intensive care anymore but aren’t ready yet to be discharged to wards. Considering the vulnerability of MCUs patients, it seems important to find a tool for nursing complexity and workload assessment.
Objectives: To identify MCUs nursing activities and define nursing workload, and to adapt the Nursing Activities Score (NAS) to assess care complexity and nursing workload in medium care units.
Study design and setting: Three-rounds e-Delphi Survey Pilot Study that included a panel of expert nurses of Ausl-Irccs of Reggio Emilia, Italy.
Results: Response rate was 52% in the first round, while 16% in the second and third survey. MCUs activities are monitoring of vital signs, management of mental state and delirium, drugs administration and management of continuous infusions of vasoactive drugs, care of intravascular and urinary catethers, drainage tubes and wounds, management of non-invasive mechanical ventilation and oxygen administration, hygenic care, patient mobilization, urinary and bowel elimination, helping patient with feeding, doing laboratory test and prepare patient for diagnostic procedures, family communication, care planning and patient isolation.
In the second round, 26 items reached a consensus, fixed at > 70%, 10 were excluded and 2 needed another assessment. In the third round, 20 items and 7 sub-items proved to be suitable for MCUs, reaching consensus and being included in the modified tool. Items excluded were left atrium monitoring, hemofiltration techniques and measurement of intracranial pressure, recognized to be exclusive of ICUs.
Conclusions: This study identified MCUs characteristic activities that define nursing complexity and workload. It has been developed a new version of the NAS, called NAS-TSI, composed by 20 items. Future studies must compare original NAS and NAS-TSI to validate the new tool.
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