Riassunto analitico
La problematica della responsabilità amministrativa degli enti è stata ed è tutt’oggi al centro di molteplici discussioni, in dottrina come in giurisprudenza, ed è oggetto di notevole interesse da parte di enti pubblici e aziende private. Ciò, in primo luogo, è dovuto al sempre crescente numero di reati dal cui compimento può derivare tale responsabilità dell’ente e, indirettamente, degli amministratori e, in secondo luogo, al motivo per cui questa responsabilità si interseca con la necessità e/o opportunità da parte dell’ente di predisporre ed adottare un Modello di Organizzazione e Gestione ai sensi del d.lgs. 231/01 che possa risultare esimente. Obiettivo principale della presente trattazione sarà, pertanto, quello di evidenziare alcuni aspetti di riflessione in merito all’adozione del Modello Organizzativo (MOG), indicarne gli elementi caratterizzanti e le principali linee guida per la sua implementazione, riscontrandone poi le relative implicazioni nella sua gestione operativa e concreta in ambito aziendale attraverso un caso applicativo. La presente tesi è suddivisa in tre capitoli i quali propongono di focalizzarsi sulla tematica 231 con una approccio via via sempre più specifico. Il primo capitolo punta a delineare un quadro generale sulla normativa vigente, indicando le caratteristiche principali che contraddistinguono la responsabilità amministrativa degli enti, andandone a descrivere i contenuti normativi. Oltre a ciò viene introdotto il tema riguardante il Modello di Organizzazione e Gestione, ne vengono descritte le finalità, gli elementi compositivi, le ipotesi di obbligatorietà ed i vantaggi che la sua adozione può comportare per le aziende. In questo capitolo vengono presentati e descritti i contenuti minimi previsti dalla legge che un Modello deve avere per potersi considerare esimente. Nel secondo capitolo si possono riscontrare i punti di contatto tra il MOG ed il Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL). La trattazione si focalizza dunque sul legame esistente tra la disciplina 231 ed un ambito così importante della realtà aziendale come quello della gestione della sicurezza. Tale parallelismo viene condotto in base al riferimento normativo dell’art. 30 del Testo Unico sulla Sicurezza (d.lgs. 81/08) che fa riferimento all’adozione del MOG come importante strumento, oltre che per l’esimenza, per la gestione e prevenzione dei rischi nel rispetto delle principali Linee Guida internazionalmente riconosciute (OHSAS 18001 e UNI-INAIL). Inoltre viene riportato e commentato il recente Modello Semplificato per le PMI emanato tramite Decreto Ministeriale al fine di aiutare queste imprese nella redazione di un Modello Organizzativo per la sicurezza esimente da responsabilità 231 in relazione ai reati presupposto di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme sulla sicurezza e sulla salute sul lavoro. Il terzo ed ultimo capitolo mira a presentare un esempio pratico e applicativo della disciplina 231 in merito alla gestione dei contratti d’appalto di una importante Società multinazionale leader nel settore della grande distribuzione: IKEA. Tale trattazione è stata frutto di una esperienza di stage di alcuni mesi presso il negozio IKEA di Sesto Fiorentino (FI) grazie alla quale, chi scrive, è riuscito, oltre che a conoscere una realtà aziendale così importante e diffusa in tutto il mondo, ad applicare concetti e strumenti della normativa 231 in merito all’implementazione di un Modello Organizzativo di Gestione e all’utilizzo di determinate procedure per il corretto espletamento di attività aziendali, come la gestione dei contratti di opere e servizi con fornitori esterni.
|