Riassunto analitico
Introduzione: Secondo la letteratura il modello assistenziale “per compiti” non è rispondente alle esigenze di un’assistenza personalizzata. Il confronto con modelli organizzativi assistenziali europei e la necessità di trovare nuove strategie per rispondere ai bisogni di salute del bambino, ha portato l’Unità Operativa di Pediatria di Guastalla a sperimentare un nuovo modello organizzativo.
Obiettivo: Lo scopo di questa tesi è progettare una nuova organizzazione dell’assistenza infermieristica passando dal modello “per compiti” al modello di Primary Nursing (PN) e garantire la presa in carico globale del paziente attraverso la pianificazione dell’assistenza.
Materiali e metodi: Prerequisito per l’attuazione del PN è la realizzazione del piano assistenziale. Per questo è stato necessario formare il personale infermieristico sulla costruzione dei piani di assistenza con l’utilizzo delle diagnosi infermieristiche, della tassonomia NANDA, dei NOC e dei NIC. Inoltre, si è scelto di elaborare piani standard sulla base delle patologie pediatriche più frequenti nella U.O. di Pediatria di Guastalla. A questa prima fase di sperimentazione dei piani standard seguirà il cambiamento organizzativo da “funzionale” a PN sostenuto da una formazione sul campo degli operatori. La valutazione dei risultati sarà misurata attraverso uno studio osservazionale di tipo quantitativo e qualitativo: - l’analisi quantitativa andrà ad analizzare la completezza e la correttezza dell’utilizzo dello strumento di pianificazione, il numero delle diagnosi, e il numero degli obiettivi identificati e quelli raggiunti. - l’analisi qualitativa indagherà sull’esperienza, sull’impatto gestionale ed emozionale, sugli aspetti positivi e negativi rispetto all’uso del nuovo strumento, sugli eventuali problemi individuati e sulle ipotesi di miglioramento.
Risultati: E’ stato elaborato dalle infermiere il profilo distintivo delle competenze in Pediatria. Al momento sono stati addestrati 9 infermieri dell’U.O. alla pianificazione assistenziale su 13. Sono stati redatti 7 piani assistenziali pediatrici e, a tutto’oggi, ne sono stati sperimentati 5. E’ stata elaborata una nuova cartella che ha modificato quella precedente ed è attualmente in sperimentazione.
Conclusioni: Il percorso fatto sino ad ora suggerisce che per il rendere effettivo il cambiamento è necessario che l’adesione del personale alla riorganizzazione sia motivata dalla volontà di miglioramento e spontanea. E’ necessario formare e addestrare il personale all’utilizzo dei piani d’assistenza come base per l’implementazione del PN. L’utilizzo dei piani standard realizzati dal personale favorisce un’assistenza più puntuale e condivisa fra l’equipe, i piccoli pazienti e i loro famigliari.
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