Riassunto analitico
Malformazioni dento-scheletriche, quali una contrazione del mascellare superiore, frequentemente in combinazione a un morso incrociato, possono essere associate ad un quadro clinico di respirazione per via oro-faringea. L’introduzione abituale dell’aria attraverso il cavo orale comporta una post-rotazione della mandibola, con conseguente aumento dell’altezza facciale, e una postura bassa della lingua, con interposizione di quest'ultima nei settori laterali dentali, da cui l’insorgenza di uno squilibrio fra la forza centrifuga esercitata dalla lingua e la forza centripeta esercitata dalla muscolatura geniena. Ciò può complessivamente causare un deficit di sviluppo sul piano traversale del mascellare superiore, a cui può associarsi un quadro clinico di russamento.
Allo stato attuale, al contrario, non esiste sufficiente evidenza scientifica relativamente al ruolo della consistenza dell’alimentazione sullo sviluppo dento-scheletrico.
Risalgono al 1954 i primi studi funzionali ad indagare la possibile relazione tra texture degli alimenti e presenza di malocclusione, condotti da P.R. Begg e relativi alle popolazioni aborigene australiane. Da quest’ultimi è emerso che l’usura interprossimale costituisce un meccanismo di riduzione della dimensione degli elementi dentari; in particolare, l’analisi dei modelli in gesso delle arcate dentarie ha rivelato che le vecchie generazioni delle popolazioni aborigene australiane, dedite ad un’alimentazione ricca di cibi crudi e poco elaborati, presentavano un’importante riduzione delle dimensioni mesio-distali degli elementi dentari rispetto ai soggetti appartenenti alle nuove generazioni; quest’ultimi, al contrario, risultavano privi di tale caratteristica riduzione delle dimensioni mesio-distali dentali e presentavano un quadro di affollamento, soprattutto a livello dei settori anteriori. Secondo l’Autore tale differenza è da ricondursi al fatto che le nuove generazioni avevano aderito alla dieta moderna, raffinata, sottoposta a numerosi processi di lavorazione, pertanto meccanicamente meno impegnativa.
L’ipotesi del presente studio è che una dieta soffice in età pediatrica possa inibire la crescita mascellare e mandibolare, con conseguente insorgenza di malocclusioni.
Esso si pone l’obiettivo di analizzare l’associazione fra una dieta prevalentemente basata su alimenti di soffice consistenza e la presenza di un quadro clinico di ipoplasia delle ossa mascellari (contrazione del mascellare superiore, retrusione e/o ipoplasia mandibolare) e di malocclusioni dentali associate, quali un quadro di crossbite (obiettivo primario), nonché di dimostrare la relazione fra la presenza di respirazione orale e di un quadro clinico di ipoplasia delle ossa mascellari e di malocclusioni dentali associate, quali un quadro di crossbite, indipendentemente da una dieta di soffice consistenza, oppure in associazione a quest’ultima in qualità di fattore confondente (obiettivo secondario), attraverso la somministrazione di un questionario funzionale ad indagare le abitudini alimentari e tramite la valutazione dell’entità dell’eventuale quadro di ostruzione nasale, in pazienti pediatrici di età compresa fra 4 e 12 anni.
I risultati confermano la tendenza da parte dei soggetti interessati da morso incrociato posteriore a consumare più frequentemente alimenti di consistenza soffice e cremosa rispetto ai soggetti privi di tale malocclusione. Inoltre, all'interno del sottogruppo di pazienti caratterizzati da crossbite posteriore si riscontra un'elevata prevalenza di un modello di respirazione orale abituale. Infine, l'incidenza di un quadro di russamento ai limiti della norma risulta maggiore nei soggetti interessati da crossbite posteriore.
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