Riassunto analitico
Le psicosi sono un gruppo di disturbi dal grande impatto epidemiologico, economico e sociale. Esse cambiano in modo significativo la traiettoria della vita degli adolescenti e giovani adulti colpiti, portando anche a una riduzione dell’aspettativa di vita. È sorto un crescente interesse nell’individuazione degli stati che precedono l’esordio psicotico in modo da intervenire ritardando o evitando l’insorgenza di psicosi franca. La CAARMS è uno strumento ideato appositamente a questo scopo. Essa indaga i sintomi positivi, i sintomi negativi, la cognitività, l’affettività, la motricità e i vissuti corporei, i cambiamenti comportamentali e la psicopatologia generale. Inoltre contiene i criteri per individuare i soggetti a rischio ultra alto di sviluppare psicosi (UHR) differenziandoli da quelli con primo episodio psicotico (FEP) e quelli con sintomi sottosoglia per rientrare nelle precedenti categorie (CAARMS[-]). Questa scala è stata utilizzata anche nell’ambito del PDTA esordi psicotici dell’AUSL-IRCCS di Reggio Emilia. Il presente studio ha descritto le caratteristiche demografiche dei 278 soggetti che si sono rivolti a tale servizio tra il 2012 e il 2019 secondo la suddivisione delineata dalla CAARMS. Inoltre è stato osservato che i punteggi ottenuti nelle diverse sottoscale della CAARMS differiscono in base al gruppo di appartenenza, tendendo a essere più bassi nei CAARMS[-] e più alti nei FEP. Tali differenze si osservano anche prendendo in considerazione scale psicometriche diverse suggerendo una reale validità di tale suddivisione e una reale utilità della CAARMS nell’ambito degli esordi psicotici. Infine è stata valutata l’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale (CBT), della psicoeducazione e della terapia con antipsicotici nel ridurre il punteggio CAARMS dopo un follow-up di 12 e 24 mesi. La CBT si è rivelata un trattamento efficace, buoni risultati sono stati ottenuti anche con la psicoeducazione, mentre la terapia antipsicotica non si è rivelata altrettanto efficace Questi risultati confermano precedenti evidenze sul trattamento della popolazione con stati mentali a rischio per la psicosi e forniscono dati utili per l’organizzazione di percorsi rivolti agli adolescenti e ai giovani adulti a rischio di psicosi afferenti ai servizi di salute mentale italiani.
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