Riassunto analitico
BACKGROUND: Il Piede Diabetico è definito come la presenza, in soggetti diabetici, di ulcerazione post-traumatica dei tessuti del piede che, quando associata a ischemia e/o infezione, è fattore di rischio per amputazioni d’arto e mortalità. La “Sindrome del Piede Diabetico” è definita come una condizione ad elevata complessità in cui, nel paziente con ulcera diabetica, la coesistenza di patologie diabete e non diabete-relate peggiora la prognosi. Le linee guida internazionali indicano che nel piede diabetico la presa in carico in specifici percorsi diagnostico terapeutico assistenziali (PDTA) migliora gli esiti e in provincia di Modena dal 2018 è definito specifico PDTA su tre Livelli di assistenza in cui la presa in carico è affidata ad un Team Multidisciplinare. In letteratura è descritta l’associazione tra diabete e NAFLD (Non-alcoholic Fatty Liver Disease) e il suo ruolo come fattore di rischio indipendente per malattie cardiovascolari. Tuttavia, non è nota la prevalenza di NAFLD nei pazienti con sindrome del piede diabetico e se tale associazione influisca sul rischio di amputazione. SCOPO: descrivere le caratteristiche generali della popolazione di diabetici afferenti al livello 3 del PDTA dell’AOU di Modena, stabilirne la prevalenza di NAFLD e valutare se esiste un maggior rischio di amputazione nel sottogruppo con fibrosi epatica. MATERIALI E METODI: sono stati esaminati i dati biometrici, bioumorali e strumentali dei pazienti ricoverati consecutivamente nel periodo 2018-2021 presso la Sezione Piede Diabetico della UOC di Medicina Metabolica dell’Ospedale di Baggiovara secondo protocollo di ricerca approvato dal Comitato Etico. Le ulcere sono state classificate con il SINBAD score. La presenza di steatosi epatica era valutata da ecografia e la presenza di fibrosi epatica attraverso metodi non-invasivi (NAFLD fibrosis score e/o Fib-4 score e/o Fibroscan). Outcomes primari: amputazione maggiore, amputazione minore, exitus. Sui diversi indicatori è stata effettuata analisi statistica univariata e multivariata. RISULTATI: Sono stati inclusi nello studio complessivamente 276 pazienti ricoverati per piede diabetico complicato. La prevalenza di NAFLD è risultata pari al 49%. Nel periodo esaminato sono state osservate 88 amputazioni minori, 22 amputazioni maggiori; 9 pazienti sono deceduti per cause non direttamente correlate ad infezione di piede diabetico. I soggetti con maggiore incremento della Proteina C-reattiva (p=0.018) e peggiore presentazione clinica dell’ulcera (SINBAD score, p= 0.001) risultano associati a rischio di amputazione maggiore. All’analisi multivariata, la presenza di osteomielite (p= 0.001) e valori di emoglobina glicata superiori alle 70 mmol/mol (p= 0.014) sono associati ad aumentato rischio di amputazione minore mentre la presenza di NAFLD Fibrosis Score maggiore di 0.675 (F3-F4 Metavir) ne riduce il rischio (p= 0.024). CONCLUSIONI: I pazienti con piede diabetico complicato e malattia diabetica non-controllata hanno un maggior rischio di amputazione minore. La presenza di osteomielite ne aumenta il rischio di quasi due volte. Dall’analisi della casistica esaminata, nei soggetti con piede diabetico complicato la presenza di NAFLD associata a segni indiretti di danno epatico (fibrosi) sembra ridurre il rischio di amputazione minore.
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