Riassunto analitico
L’obiettivo principale di questa tesi è quello di individuare le caratteristiche fondamentali dell’audiodescrizione (AD) per ciechi ed ipovedenti in ambito museale, partendo da una panoramica generale sulla nascita ed evoluzione della pratica dell'AD, dove si è sviluppata, grazie a chi e in che modo è stata impiegata all'interno del museo. Vedremo che l’AD può essere divisa, secondo studiosi come Braun e Díaz Cintas, in diverse tipologie in base all’opera da descrivere e in base al canale di trasmissione. Passeremo poi alle varie fasi di composizione dell'AD, i punti fondamentali da avere chiari prima di intraprenderne la creazione, i criteri da seguire per quanto riguarda lessico, grammatica e sintassi e le caratteristiche principali che un buon descrittore dovrebbe possedere al momento di produrre un'AD di qualsiasi prodotto culturale. Si darà poi uno sguardo alle leggi che garantiscono i diritti delle persone con disabilità, tanto in Italia come in Spagna e nel Regno Unito. Si passerà poi nello specifico dell'ambito museale, vedremo che cosa si intende con il termine ‘nuova museologia’, al quale verrà affiancato quello di ‘multimodalità’, inteso come interazione di diverse risorse semiotiche che collaborano per costruire il significato artistico. Vedremo in che modo la figura del traduttore si inserisce in questo contesto, svolgendo contemporaneamente il ruolo di fruitore dell’opera e di produttore di significati, in quanto il suo lavoro consiste nel rielaborare, operando intersemioticamente, un tipo di codice visivo in uno verbale, rendendo l'opera d'arte fruibile anche ad un pubblico con carenze visive. Si passerà poi ad osservare le due modalità principali di descrizione museale: la visita guidata e l'audioguida, sottolineandone somiglianze e differenze. A seguito, verranno riportate le linee guida che Art Beyond Sight Project ha stilato per produrre una buona audioguida per persone con deficit visivi. Infine, l'ultimo capitolo verrà dedicato all'analisi di audiodescrizioni di due opere come prodotti di traduzione intersemiotica: 'Il Sogno' di Henri Rousseau e 'Atalanta e Ippomene' di Guido Reni. Vedremo che queste due opere, oltre ad essere state realizzate in due epoche ben distinte, presentano differenze sostanziali anche in termini di AD. L’analisi verrà realizzata tanto dal punto di vista dei contenuti, concentrandoci soprattutto sulla sintassi, sul lessico e sulle strategie coesive, mettendo in luce le scelte compiute dal traduttore, come da quello della struttura, individuando le sezioni principali e confrontandole con lo schema elaborato da Gallego, a seguito di un’analisi condotta su di un corpus di audioguide descrittive per musei, oltre che individuare aspetti di local e global coherence.
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Abstract
The main objective of this thesis is to identify the fundamental characteristics of museum audiodescription (AD) for the blind and visually impaired, starting from a general overview of the birth and evolution of the practice of AD, where it developed, thanks to whom and how it was used within the museum context. We will see that AD can be divided, according to scholars such as Braun and Díaz Cintas, into different categories according to the work of art to be described and the channel of transmission. We will then take a look at the various phases of AD composition, the fundamental points necessary for its creation, the criteria concerning vocabulary, grammar and syntax and the main characteristics that a good descriptor should have when producing an AD of any cultural product. We will then take a look at the laws that guarantee the rights of people with disabilities, both in Italy as well as in Spain and the United Kingdom. We will then focus specifically on the museum and we will see what is meant by the term 'new museology', which will be accompanied by that of 'multimodality', understood as the interaction of different semiotic resources that work together to build artistic meaning. Then we will observe the fundamental figure of the translator, who plays both the role of user of the work and producer of meanings for AD, as their work consists in reworking, working intersemiotically, a type of visual code verbally, making the work of art accessible even to an audience with visual deficiencies. We will then move on to observe the two main ways to describe museum’s exposition: the guided tour and the audio guide, underlining similarities and differences. The following are the guidelines that the Art Beyond Sight Project has drawn up to produce a good audio guide for people with visual impairments. Finally, the last chapter will be devoted to the analysis of the audio descriptions of two works as products of intersemiotic translation: 'The Dream' by Henri Rousseau and 'Atalanta and Hippomene' by Guido Reni. We will see that these two works, in addition to having been produced in two distinct periods, also present substantial differences in terms of AD; in fact, we will analyze their content, focusing mainly on syntax, vocabulary and cohesive strategies, highlighting the choices made by the translator, as well as that of the structure. We will also identify the main sections and compare them with Gallego’s analysis, conducted on a corpus of descriptive audio guides for museums, as well as identify aspects of local and global coherence.
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