Riassunto analitico
Questo elaborato si propone di descrivere lo sviluppo della competenza emotiva in soggetti appartenenti alla fascia di età prescolare, effettuando un'analisi dei possibili fattori interagenti per la dimensione evolutiva del bambino. Inoltre, viene sottolineato l'aspetto della valutazione di tale competenza, attraverso l'utilizzo di uno strumento, in formato di test, il quale permette di delinearne un possibile livello di consolidamento. Partendo dallo statuto complessivo delle emozioni, l'analisi successiva, si pone l'obiettivo di descrivere il vero e proprio sviluppo della competenza emotiva, partendo dall'assunto di Goleman, il quale definisce questo processo come la formazione di “un'intelligenza emotiva”, andando a delineare con il termine “intelligenza” una capacità necessaria e trasversale a tutti gli altri processi evolutivi del soggetto. Dopo aver delineato in senso generale i concetti di emozione e di competenza emotiva, il focus di riflessione viene spostato verso quello che è l'aspetto della valutazione di essa; si descriverà così l'utilizzo di uno strumento valutativo relativo all'età prescolare, concentrandosi, in particolare, sulla fascia di età dei 5 anni. Lo strumento in questione è il TEC test, ovvero il Test di Comprensione delle Emozioni (descritto ampiamente nel testo di Albanese e Molina, “Lo sviluppo della comprensione delle emozioni e la sua valutazione”, 2008) il quale rappresenta un mezzo di valutazione intrinsecamente normativo, utilizzabile in larga scala tra soggetti dai 3 agli 11 anni. Il TEC, oltre che esser stato somministrato a livello nazionale ad un campione di 1000 bambini dai 3 agli 11 anni, nel caso di tale elaborato, è stato strumento d'indagine anche in un contesto di scuola d'infanzia, relativamente ad un campione ridotto di bambini di 5 anni; i risultati di tale gruppo sono stati successivamente confrontati con i risultati italiani generali conseguiti dai bambini di 5 anni, isolando i dati relativi a tale fascia di età dalle tabelle complessive contenute nel testo di Molina e Albanese (2008). Questo permette ai somministratori di identificare un ipotetico “livello massimo” di comprensione emotiva raggiungibile dai bambini durante l'ultimo anno di scuola d'infanzia, mostrando che esiste sia una zona di confine, costituita dalle componenti riconosciute solo in minor parte e soggette a duna forte variazione individuale, sia una zona in cui diversi item sono totalmente inaccessibili per i bambini in età infantile presi in esame.
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Abstract
Questo elaborato si propone di descrivere lo sviluppo della competenza emotiva in soggetti appartenenti alla fascia di età prescolare, effettuando un'analisi dei possibili fattori interagenti per la dimensione evolutiva del bambino. Inoltre, viene sottolineato l'aspetto della valutazione di tale competenza, attraverso l'utilizzo di uno strumento, in formato di test, il quale permette di delinearne un possibile livello di consolidamento.
Partendo dallo statuto complessivo delle emozioni, l'analisi successiva, si pone l'obiettivo di descrivere il vero e proprio sviluppo della competenza emotiva, partendo dall'assunto di Goleman, il quale definisce questo processo come la formazione di “un'intelligenza emotiva”, andando a delineare con il termine “intelligenza” una capacità necessaria e trasversale a tutti gli altri processi evolutivi del soggetto.
Dopo aver delineato in senso generale i concetti di emozione e di competenza emotiva, il focus di riflessione viene spostato verso quello che è l'aspetto della valutazione di essa; si descriverà così l'utilizzo di uno strumento valutativo relativo all'età prescolare, concentrandosi, in particolare, sulla fascia di età dei 5 anni.
Lo strumento in questione è il TEC test, ovvero il Test di Comprensione delle Emozioni (descritto ampiamente nel testo di Albanese e Molina, “Lo sviluppo della comprensione delle emozioni e la sua valutazione”, 2008) il quale rappresenta un mezzo di valutazione intrinsecamente normativo, utilizzabile in larga scala tra soggetti dai 3 agli 11 anni.
Il TEC, oltre che esser stato somministrato a livello nazionale ad un campione di 1000 bambini dai 3 agli 11 anni, nel caso di tale elaborato, è stato strumento d'indagine anche in un contesto di scuola d'infanzia, relativamente ad un campione ridotto di bambini di 5 anni; i risultati di tale gruppo sono stati successivamente confrontati con i risultati italiani generali conseguiti dai bambini di 5 anni, isolando i dati relativi a tale fascia di età dalle tabelle complessive contenute nel testo di Molina e Albanese (2008).
Questo permette ai somministratori di identificare un ipotetico “livello massimo” di comprensione emotiva raggiungibile dai bambini durante l'ultimo anno di scuola d'infanzia, mostrando che esiste sia una zona di confine, costituita dalle componenti riconosciute solo in minor parte e soggette a duna forte variazione individuale, sia una zona in cui diversi item sono totalmente inaccessibili per i bambini in età infantile presi in esame.
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