Riassunto analitico
Questa tesi ha come finalità quella di pensare, disegnare ed elaborare uno schema di minimo vitale riguardante il territorio del comune di Riccione. Tale progettazione ha come fine quello di costruire uno strumento in grado di contrastare la povertà assoluta del territorio. Lo strumento che si delinea prende il nome di reddito minimo vitale, che fa parte di quei sussidi non destinati a tutti i membri di una società, ma esclusivamente a coloro che sono considerati poveri, ovvero costretti in una grande condizione di disagio socioeconomico che impedisce loro di vivere in modo dignitoso. Obiettivo del reddito minimo vitale non è solo quello di trasferire una somma di denaro nella mani dei nuclei bisognosi, ma anche di aiutarli e sostenerli nel cercare un posto di lavoro tramite accordi con i centri per l’impiego e l’offerta di corsi di formazione professionale in grado di avvalorare le capacità degli individui consentendo loro una maggiore facilità di accesso nel mercato del lavoro. Dopo aver svolto una rassegna teorica ed empirica sulle politiche contro la povertà in Italia (a livello nazionale e locale) e in Europa, aver riportato la situazione italiana odierna per quanto concerne la povertà assoluta, e aver elaborato una ricognizione e valutazione degli attuali interventi che il comune di Riccione adotta nel contrastare la povertà, abbiamo proceduto con la individuazione del paniere della povertà assoluta per il territorio prescelto, secondo quanto fa l’Istat a livello nazionale. Infine, tramite l’indagine EU-SILC abbiamo osservato come si distribuisce la povertà assoluta in Emilia Romagna e, avendo assunto che si a Riccione si sviluppi alla stessa maniera, abbiamo proceduto a calcolare la somma che il comune romagnolo dovrebbe spendere per implementare lo strumento di reddito minimo vitale che permettesse a tutte le famiglie economicamente bisognose di sorpassare la linea della povertà assoluta.
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Abstract
The aim of this thesis is to think, draw and process a minimum subsistence scheme about the territory of the Municipality of Riccione. The goal is to build a tool that can be used to tackle absolute poverty in that area. The tool that is emerging is called minimum subsistence income (reddito minimo vitale), that is part of those subsidies that are not intended to all society members, but only to people that are considered poor, or rather forced in a serious condition of economic hardship that excludes them from a decent standard of living. Objective of minimum subsistence income is not to transfer a sum of money in the hands of needy households, but to help and support them in looking for a job through agreements with employment centres and offering them to attend training courses able to corroborate the ability of individuals, allowing them grater ease of access to the labour market.
After having carried out a theoretical and empirical review on policies against poverty in Italy (at national and local level) and in Europe, having reported the Italian situation today about absolute poverty, and having developed a survey and an evaluation of current interventions adopted by the Municipality of Riccione to combat absolute poverty, we proceeded with the identification of the basket of absolute poverty for the chosen territory, as does Istat at national level.
Finally, through the EU-SILC survey we observed how poverty is distributed in Emilia Romagna and, having assumed that it develops at the same way as in Riccione, we proceeded to calculate the sum that the municipality of Riccione should spend to implement the tool of minimum subsistence income that allows all economically needy families to overtake the absolute poverty line computed in the thesis.
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