Riassunto analitico
Analisi retrospettiva dei dati relativi al servizio di Day Service del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze del NOCSAE. Lo studio include i 302 pazienti che hanno intrapreso e concluso il percorso di Day Service tra settembre 2013, data della nascita del DS, e il 17 gennaio 2017. Il servizio si propone come riferimento diagnostico e terapeutico per i CDCD territoriali di primo livello e per il Dipartimento di Emergenza-Urgenza e Accettazione del NOCSAE. I pazienti affetti da demenza che usufruiscono del Day Service sono soggetti con un iniziale decadimento cognitivo inviati per un approfondimento diagnostico, oppure pazienti con uno scompenso comportamentale acuto necessitanti di un trattamento in regime d'urgenza. L'elevato numero di utenti conferma come il DS rappresenti un punto di riferimento irrinunciabile per il territorio e per il PS ospedaliero. Lo studio ha previsto lo svolgimento di un’analisi in 3 momenti: analisi descrittiva del campione di pazienti preso in esame; ricerca di parametri significativamente divergenti tra pazienti che sono rimasti al proprio domicilio durante tutta la durata della presa in carico e pazienti che sono invece stati ricoverati, tali da permettere lo sviluppo di un modello di predizione del ricovero; analisi degli outcomes dei pazienti seguiti a domicilio che possa verificare l’efficacia del servizio. Il ricovero ospedaliero, la cui prevenzione costituisce uno degli obiettivi primari del servizio, si attesta al 17% dei pazienti seguiti, confermando il conseguimento dello scopo. Il modello di predizione, sviluppato prendendo in considerazione diversi parametri valutati nel paziente durante la prima visita, non può tuttavia definirsi pienamente soddisfacente, perché in grado di spiegare solo una piccola quota della varianza (R2=0,125). Il significativo miglioramento dei sintomi comportamentali misurati all’NPI dei pazienti a domicilio, anche per quel 59,8% di soggetti non trattati con antipsicotici, conferma invece il raggiungimento dell’altro obiettivo principale del servizio, oppure il raggiungimento di un miglioramento oggettivato dei sintomi associato al minor utilizzo possibile di farmaci antipsicotici. L’elevato numero di diagnosi di demenza (87,60%) poste in pazienti giunti senza alcuna diagnosi di disturbo cognitivo suggerisce infine l’efficacia diagnostica, oltre che terapeutica, del servizio.
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