Riassunto analitico
Il calcio odierno è espressione di una molteplicità di aspetti: economici, contrattuali, giuridici, organizzativi e tecnici. Negli ultimi decenni infatti, il calcio è divenuto sempre più un fenomeno di massa e la sua diffusione su tutto il pianeta lo ha reso un'attività altamente interessante non solo dal punto di vista degli aspetti prettamente tecnici, ma anche e soprattutto dal punto di vista economico. La conseguenza di questa globalizzazione è rappresentata dal fatto che, ormai, tutto ciò che ruota intorno al calcio ha assunto una configurazione professionale. Perciò, analizzare il fenomeno calcistico, attualmente, significa obbligatoriamente andare a comprendere quali siano le normative e gli organi predisposti alla sua regolamentazione. Nell'analisi che seguirà verranno presentati gli organi nazionali e sovranazionali che governano lo sport ed in particolare il calcio. Di seguito, la trattazione verterà sull'analisi di quella che è la specifica normativa italiana in materia di sport professionistico e dilettantistico, con un approfondimento particolare al vuoto legislativo che presenta quest'ultimo settore. A tal proposito, ampia analisi verrà dedicata alla legge 23 marzo 1981, n. 81, la quale rappresenta il principale, e forse unico, intervento legislativo riguardo alla definizione e alla tutela dello sportivo professionista. Come si vedrà, tale legge, seppur assolutamente necessaria, è risultata, tuttavia, inadatta ed insufficiente in materia di tutele allo sportivo dilettante. Il dilettantismo, come si vedrà, è previsto chiaramente ed altamente sponsorizzato da qualunque organo sportivo, ma è assolutamente carente di regolamentazione e soprattutto di meccanismi di tutela per quegli atleti che di questa categoria fanno parte. In particolare, si noterà, attraverso l'esposizione del quadro normativo di riferimento, come il confine tra la categoria del professionismo e quella del dilettantismo possa essere, in certi casi, estremamente sottile, con la conseguenza di di lasciare senza tutela atleti che praticamente svolgono un'attività sportiva totalmente simile a quella professionistica, ma formalmente inquadrata giuridicamente come dilettantistica. In merito a quest'ultima questione inoltre, saranno approfondite le varie correnti dottrinali di pensiero e le pronunce della giurisprudenza nazionale ed internazionale le quali appaiono spesso in disaccordo con i regolamenti attualmente in vigore. La disamina proseguirà analizzando le regolamentazioni messe in atto dalla Fifa e, nel caso specifico italiano dalla Figc, in merito a tutte le modalità previste per il trasferimento di un calciatore da una società sportiva ad un'altra. Particolare rilievo verrà dato alla cosiddetta Sentenza Bosman, la quale, si può affermare con certezza, ha avuto un impatto modificatore sul mondo del calcio di enorme portata. Come si vedrà, tale sentenza ha rappresentato uno spartiacque tra due periodi del fenomeno calcistico: quello caratterizzato dallo strapotere contrattuale delle società e quello successivo in cui lo stesso potere contrattuale è passato nelle mani del calciatore e dei suoi agenti. Con la presentazione della Sentenza Bosman inoltre, è stato necessario approfondire quali siano stati gli effettivi cambiamenti normativi nel mondo calcistico. A tal proposito si saranno analizzate le modifiche alla legge 91/1981 immediatamente successive alla sentenza ed i cambiamenti apportati anche dalla Fifa. L'ultimo capitolo infine verterà su quelle forme contrattuali complementari alla naturale prestazione sportiva del calciatore. In questa sezione, infatti saranno oggetto di analisi il contratto con cui il calciatore affida la cura dei propri interessi ad un agente ed i possibili contratti, invece, legati alla propria immagine calciatore. Questi due fattispecie contrattuali, seppur secondarie, hanno, tuttavia, un ruolo centrale ed aiutano a spiegare le fasi evolutive del fenomeno calcistico.
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