Riassunto analitico
Questa tesi tratta della disciplina dei contratti in corso di esecuzione nel concordato preventivo alla luce delle recenti novità introdotte dal Decreto legge 22 giugno 2012 n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012 n. 134. Mentre nel fallimento tale disciplina trovava una dettagliata regolamentazione negli art. 72 ss l. fall., nel concordato preventivo, almeno sino ad oggi, c’era un vero e proprio vuoto normativo relativamente alla regolazione dei rapporti in essere al momento della presentazione della domanda. Il c.d. Decreto sviluppo ha introdotto infatti ex novo nel sistema del concordato preventivo una disciplina dei contratti in corso di esecuzione finora assente sul presupposto che, non trattandosi necessariamente di procedura liquidatoria da cui discende la cessazione dell’attività del debitore, i contratti in corso avrebbero dovuto in linea di massima continuare ad essere adempiuti regolarmente. Il nuovo art. 169 bis l. fall. consente oggi all’imprenditore in crisi, col ricorso introduttivo, di ottenere l’autorizzazione del Tribunale o, dopo il decreto di ammissione, del Giudice delegato allo scioglimento o alla sospensione di tali rapporti per non più di sessanta giorni, prorogabili una sola volta. Chiude e completa la disciplina la previsione, per entrambi questi casi, di un diritto indennitario equivalente al risarcimento del danno per inadempienza a favore del contraente in bonis che ne risulti pregiudicato da soddisfare come credito anteriore al concordato. Con questa previsione il legislatore ha voluto favorire il più possibile la soluzione concordataria attribuendo al debitore la possibilità di sciogliere o sospendere provvisoriamente l’esecuzione dei contratti secondo una valutazione di convenienza, in quanto la scelta può facilitare la risoluzione della crisi e comunque il risarcimento può, in alcuni casi, rappresentare un minor onere rispetto all’adempimento delle obbligazioni negoziali specie infatti quando queste siano gravose, se non dannose, ai fini dell’esercizio dell’attività di impresa. Infine, sono state esaminate alcune problematiche interpretative emerse in dottrina e in giurisprudenza; in particolare viene trattata la questione dell’applicabilità o meno della disciplina evidenziata dall’art. 169 bis l. fall. al c.d. concordato con riserva.
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