Riassunto analitico
L'ambiente in cui nasciamo ci predispone al linguaggio e alla comunicazione, ponendoci in relazione gli uni con gli altri. Il linguaggio, pertanto, è un'abilità fondamentale per la socializzazione e il proprio sviluppa risulta, per noi esseri umani, automatico e naturale. Tuttavia occorre ricordare che lo sviluppo del linguaggio è differente da bambino a bambino: alcuni lo sviluppano seguendo le fasi comuni dello sviluppo in tempi adeguati, altri lo sviluppano in modo differente e in ritardo, avendo come conseguenza alcune difficoltà propriamente linguistiche. Talvolta, solitamente dopo i 3 anni di età, se le difficoltà linguistiche persistono è possibile che si manifesti un disturbo del linguaggio con conseguenze di difficoltà sociale, lavorativa, scolastica e personale. Per definizione il Disturbo primario del Linguaggio si caratterizza per le difficoltà dell'individuo nell'acquisizione del linguaggio e nel suo utilizzo, dovute a un deficit di comprensione e/o produzione della parola. E' fondamentale riconoscere il ruolo dell'identificazione precoce, grazie agli strumenti di screening, che riconoscono i fattori di rischio della manifestazione di sviluppo, ai fini di progettare un trattamento riabilitativo efficace e tempestivo. Gli strumenti di screening devono essere affidabili e validi per una giusta valutazione. Analizzeremo, alla luce di questo, la validità di alcuni strumenti di screening, proposti in una scuola primaria, per un campione di bambini di classe prima e seconda, nella città di Reggio Emilia, ai fini dell'identificazione precoce di difficoltà di discriminazione fonemica per validarne i risultati e l'efficacia.
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