Riassunto analitico
L’ecografia (US) è ormai una metodica di Diagnostica per Immagini largamente diffusa e nonostante i suoi ben conosciuti limiti nella sensibilità e nella specificità rispetto ad altre metodiche di livello superiore, quali la Tomografia Computerizzata (TC) e la Risonanza Magnetica (RM), viene ampiamente e sempre di più utilizzata con numerose ricadute sulla gestione clinica dei pazienti. I rilevanti progressi tecnologici nella progettazione e nella realizzazione delle componenti delle apparecchiature ecografiche, sia nell’hardware che nei softwares, consentono attualmente di ottenere delle immagini morfologiche molto accurate dei vari distretti anatomici esplorabili con gli ultrasuoni. Inoltre è ormai consolidata la possibilità di valutare il flusso ematico attraverso apparecchiature ecografiche in grado di sfruttare l’effetto Doppler, aumentando in questo modo le possibilità diagnostiche della metodica. La visualizzazione del microcircolo è stata sempre il principale limite delle tecniche Doppler, quindi si è pensato, in base ad una serie di evidenze emerse nel corso degli anni, di progettare dei mezzi di contrasto dedicati per eliminare tale problema: essi sono stati numerosi e si sono man mano evoluti nelle loro possibilità di applicazione. L’ecografia con mezzo di contrasto (Contrast Enhanced Ultrasound, CEUS) rappresenta pertanto una delle più importanti e relativamente recenti novità tecnologiche nel campo dell’ecografia in medicina e negli ultimi anni è stato dato un notevole impulso al suo sviluppo ed alla sua applicazione clinica. Oggi questa tecnologia viene utilizzata per lo studio della vascolarizzazione e della perfusione di organi e di lesioni. Per lo studio dei tumori primitivi e delle metastasi del fegato la CEUS ha mostrato sensibilità e specificità superiori rispetto all’ecografia convenzionale, spesso paragonabili a quelle delle metodiche considerate il “gold standard”, come la TC e la RM. L’obbiettivo di questa tesi è quello di analizzare la CEUS e di offrirne una panoramica aggiornata sullo stato dell’arte nello studio delle lesioni focali epatiche più comuni.
|